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Cronaca

Coronavirus: positivo evade dalla quarantena, rischia il carcere 

L'uomo era stato sottoposto a isolamento domiciliare. Ha provato a ingannare la polizia municipale ma la verità è venuta a galla 

Avrebbe dovuto rispettare l'isolamento domiciliare perché positivo al coronavirus ma è uscito. Protagonista un cittadino peruviano di 39 anni. La vicenda inizia nel tardo pomeriggio di ieri quando la Protezione civile ha chiesto intervento della polizia municipale per una persona Covid positiva in isolamento domiciliare risultata irreperibile alla consegna dei pasti effettuata dai volontari. 

Immediato l’intervento della Municipale: la pattuglia insieme agli operatori della Misericordia si è recata direttamente all’indirizzo. Dopo aver suonato il campanello senza ottenere risposta, l’uomo è stato chiamato al cellulare. Questi ha spiegato di essere in bagno e che quindi non poteva aprire la porta. Gli agenti hanno risposto che comunque avrebbero aspettato e dopo 10 minuti hanno provato a chiamarlo una seconda volta al cellulare che però suonava a vuoto. Trascorsa un’altra mezz’ora gli agenti hanno notato un uomo che si avvicinava al portone cercando di entrare in fretta. Gli agenti lo hanno raggiunto e, a distanza di sicurezza, gli hanno chiesto le generalità. Dopo varie giustificazioni, l’uomo ha mostrato agli agenti un documento da cui è risultato essere la persona in isolamento domiciliare. Per lui, oltre all’intimazione di non uscire da casa fino all’autorizzazione dell’autorità sanitaria, è scattata la denuncia per il reato di “delitti contro la salute pubblica” e rischia la reclusione da 3 a 12 anni.

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