
Coronavirus, l'idea di screening nei luoghi della movida per evitare la ripresa del contagio
Allerta sui nuovi cluster da città d'arte e balneari. Rossi: "Screening sierologico e con tamponi molecolari, a campione e su base volontaria"
Oltre alla questione sui voli extra Ue, il governatore toscano Enrico Rossi ha individuato anche un altro fronte da aggredire per quanto concerne la lotta a una potenziale recrudescenza dell'epidemia da Covid-19.
E' quello della movida estiva, su cui la Regione Toscana ritiene di dover impegnare le forze per contrastare il rischio di una ripresa dei contagi.
Il caso della Spagna e in particolare della costa catalana, ma anche i più recenti casi in Italia, dimostrerebbero infatti una relazione forte tra nuovi focolai, vita notturna - dove le distanze e le precauzioni sono più difficili da mettere in pratica- e abbassamento dell’età media dei positivi.
Così la Regione pensa ora di correre ai ripari. “L’idea – spiega Rossi – è dunque quella di lanciare una campagna di screening sierologico e con tamponi molecolari, a campione e su base volontaria, nei luoghi dove la movida ha una maggiore rilevanza”.
Il presidente pensa prima di tutto, visto, essendo estate, alle città di mare e balneari e alle città d'arte.
“E’ un suggerimento molto giusto che arriva dal professore Andrea Crisanti - aggiunge il presidente toscano –. E mi sembra un buon modo per continuare a tracciare la diffusione del virus e prevenire lo sviluppo di nuovi focolai fuori controllo”.