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Cronaca

Coronavirus: Toscana, profondo arancione. Firenze resiste, la provincia no

L'Empolese in procinto di chiudere, rischiano anche Grosseto e Versilia. Verso la conferma le zone rosse provinciali a Pistoia, Prato e gran parte di Arezzo

A meno di un boom di casi entro le prossime 24 ore, Firenze eviterà la zona rossa per un'altra settimana. Zona rossa che riguarderebbe invece l'Empolese-Valdelsa, dove la situazione è oltremodo critica. Ma è l'intera Toscana a restare col fiato sospeso, fino a domani, per capire se potrà avere o meno un'altra settimana in zona arancione.

Se da un lato infatti i contagi continuano ad aumentare - scrive l'edizione odierna de La Nazione Firenze -  dall'altro la formula delle zone rosse a macchia di leopardo sembra funzionare, facendo rallentare la corsa del virus. II limite da non superare per confermarsi arancioni resta quello dei 250 nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti: la Toscana ieri è arrivata a 240.

Lo scarto non è molto, spiega La Nazione Firenze, ma si spera in una tenuta. Tutto, in ogni caso, dipenderà dai numeri dei nuovi positivi. "La crescita dei contagi continua - ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani - ma con un abbassamento della curva e dell'Rt che fa sperare in un'altra settimana in arancione. I dati che mi confortano sono la stabilità dei contagi. La nostra strategia, ovvero procedere con provvedimenti 'chirurgici', è in linea con le ultime indicazioni del governo". 

La situazione nelle province

La situazione varia da una zona all'altra. Resiste Firenze che mantiene una media di 205 contagi settimanali ogni 100mila abitanti (la scorsa settimana erano 190). Non resiste e fa salire i numeri provinciali, invece, la zona dell'Empolese Valdelsa, senza la quale ci si attesterebbe sotto quota 200. Qui, se non cambieranno i dati, potrebbe scattare da lunedì 22 marzo una nuova zona rossa, insieme probabilmente a quella della Versilia (dove sono già rosse Viareggio e Seravezza).

Migliorano intanto i dati di Pistoia (passata da 382 a 361 nuovi contagi ogni 100mila abitanti, comunque al momento sempre oltre il limite di 250), dove il coronavirus continua però a colpire con forza in Valdinievole. Cresce leggermente Prato, che passa da 327 a 360. Le zone rosse provinciali dovrebbero essere appunto confermate, per la prossima settimana, sia a Pistoia che a Prato e in buona parte della provincia di Arezzo.

Plausibile inoltre, spiega La Repubblica Firenze, l'istituzione di un paio di nuove aree in mini lockdown, oltre all'Empolese-Valdelsa: probabilmente la Versilia e anche la città di Grosseto, che ha dati preoccupanti. La provincia di Grosseto invece ha dati abbastanza rassicuranti tranne, appunto, il capoluogo, che ieri era a 393 casi su 100 mila abitanti, ben oltre la soglia di rischio.

La cabina di regia

Domani la cabina di regia del governo si riunirà per valutare i numeri delle regioni relativi alla scorsa settimana e prenderà una decisione. La Toscana, a domenica scorsa, ha i due "parametri principe" da arancione: l'indice Rt a 1,08 (soglia a 1,25) e i nuovi contagi a settimana ogni 100mila abitanti pari a 229 (soglia a 250).  Quindi dovrebbe restare arancione. Dovrebbe, perché la decisione dipende anche da altri 21 parametri; e se molti risulteranno fuori soglia, il verdetto sarebbe ribaltato. E il dato più preoccupante, attualmente, è il tasso di occupazione Covid delle terapie intensive.

Il tavolo Regione-sindaci

Domani, venerdì 19 marzo, anche la Regione e i sindaci si riuniranno per valutare i dati delle singole province. E, a differenza del governo, lo faranno in base ai dati aggiornati al giorno stesso. A differenza dei Comuni e delle aree sub provinciali, le province che superano i 250 nuovi positivi a settimana ogni 100mila abitanti vanno automaticamente in "zona rossa" come già accaduto alle province di Prato (indice a 369) e Pistoia (360). Quella di Arezzo corre sul filo (242) ma a rischio ci sono anche la provincia di Pisa (258) e, come detto, di Grosseto (249,7). In ultimo Lucca, in allerta ma non in allarme (228)

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