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Cronaca

Coronavirus in Toscana: paura contagi e rischio zona gialla. Caos green pass

I dati della nostra regione sono tra i più preoccupanti e se il trend non rallenta, dal 9 agosto torneranno le limitazioni

I dati della nostra regione sono tra i più preoccupanti e se il trend non rallenta, dal 9 agosto torneranno le limitazioni. Abbiamo infatti raggiunto in regione i 75 casi giornalieri su 100mila abitanti: le restrizioni scattano a 150, a prescindere dalla bassa occupazione dei posti letto.

Se il trend rimanesse quello di questi ultimi giorni, ci vorrà circa una settimana raggiungere la soglia limite. Lo scrive l'edizione odierna de La Nazione, ricordando anche che per i vaccini ai sessantenni, da lunedì prossimo si cambia: non ci sarà più bisogno della prenotazione.

Green pass, caos e centralini intasati: migliaia di casi particolari senza risposta

Intanto è scattata la corsa al Green pass. Ma ci sono problemi anche in questo caso. Chi non ha ricevuto la mail del ministero della Salute, riporta sempre La Nazione, sta infatti intasando di richieste gli uffici delle relazioni con il pubblico della Asl. E chi non ottiene risposte soddisfacenti, oltre alle farmacie va direttamente agli hub dove però il personale è oberato di lavoro con la campagna di vaccinazioni nel pieno dello svolgimento.

Fortezza da Basso: protesta contro vaccini e green pass

Tante dunque le proteste e i casi particolari che non trovano risposta. E che alimentano l'ansia dei cittadini alla vigilia della partenza per le vacanze e dello scattare dell'obbligo di presentare il certificato di immunità sinora necessario per viaggiare in Europa che dal 6 agosto sarà esteso per partecipare a eventi e cerimonie ma anche per entrare in bar e ristoranti al chiuso, cinema, stadi, palestre.

Ex positivi

Grande caos anche per chi è stato positivo. In questo caso il problema è legato al fatto che non è chiaro come debba essere giustificata dai soggetti vaccinatori l'unica dose necessaria che consente l'ottenimento del Green pass, spiega La Nazione. Ma sono anche segnalati casi in cui non sono stati inseriti nel sistema Tessera sanitaria i dati relativi al certificato di guarigione.

Certificato di guarigione

Per questo motivo i guariti dal Covid o vaccinati prima dell'entrata in vigore della certificazione verde possono contattare il medico curante o chi ha firmato il documento che ne certificava la guarigione oppure la struttura che si è occupata della sua vaccinazione per recuperare il codice. Sono loro, riporta La Nazione, infatti a dover inserire le informazioni per poter inviare correttamente i dati che servono per produrre le certificazioni.

Vaccinazioni all'estero

II personale degli hub non può registrare nel fascicolo sanitario le vaccinazioni fatte all'estero, quindi chi ha fatto la prima dose in un paese diverso dall'Italia rischia di non ricevere il Green pass né in Italia né nel paese dove ha ricevuto la prima iniezione. In teoria il sistema di riconoscimento europeo dovrebbe funzionare ma sono già arrivate segnalazioni e proteste. Anche in questo caso il ministero della Salute dovrà chiarire la procedura necessaria.

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