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Cronaca

Coronavirus: Toscana arancione, è ufficiale

La decisione del comitato tecnico scientifico sarà valida per almeno due settimane a partire da domenica 14. Che cosa si potrà fare e cosa no

E' ufficiale: la Toscana passa in zona arancione. La zona arancione scatterà domenica 14 febbraio. Lo  ha stabilito il Comitato tecnico scientifico dopo l'analisi dei dati epidemiologici del monitoraggio settimanale.

E intanto l'ultimo Consiglio dei ministri del governo uscente, il Conte bis, ha prorogato fino al 25 febbraio lo stop a tutti gli spostamenti tra Regioni.

La Toscana dunque 'cambia colore' dopo cinque settimane in fascia gialla, passando in arancione. Ci sono anche delle piccole aree di lockdown "stretto": Chiusi è già zona rossa da sabato scorso e Sansepolcro sembra destinata a stessa sorte.

Cosa cambia con la zona arancione

Il principale cambiamento in quest'area riguarda il divieto di consumazione cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. I ristoranti, dunque, rimarrebbero aperti solo per l'asporto e il domicilio.

Inoltre:

  •     si può continuare ad uscire liberamente senza dover giustificare il motivo dalle 5 alle 22, ma solo nello stesso comune. Altrimenti serve l'autocertificazione per motivi di lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. E' consentita una sola visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Dai comuni fino a 5.000 abitanti spostamenti consentiti anche entro i 30 km dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. Vietato circolare dalle 22 alle 5, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. Rientro alla residenza, domicilio o abitazione sempre consentito;
  •     i negozi sono aperti, restano chiusi i centri commerciali nel fine settimana (eccetto farmacie, presidi sanitari, alimentari, tabacchi, edicole e parafarmacie); va autocertificata l'uscita dal comune per spese di prima necessità o per convenienza;
  •     scuole: attività in presenza al 100% per scuole dell'infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli alunni. Università aperte/chiuse su autonoma decisione, in base all'andamento dell'epidemia;
  •     trasporti: riempimento massimo al 50% dei mezzi, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato;
  •     chiusi musei, mostre teatri, cinema, palestre e piscine. Aperti i centri sportivi.
  •     restano sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie

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