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Cronaca

Coronavirus, Giani: "Toscana zona rossa? Direi proprio di no"

Si profila un'altra settimana di arancione, con il limite sfiorato ancora più da vicino: 248 nuovi positivi settimanali ogni 100mila abitanti, con la soglia a 250

La Toscana dovrebbe restare arancione anche la prossima settimana fino alle restrizioni pasquali. Anche questa volta, come per la settimana in corso, per un soffio. E questa volta alla zona rossa ci siamo arrivati ancora più vicini.

Se infatti per la settimana in corso siamo restati arancioni perché i nuovi casi positivi settimanali erano 246 ogni 100mila abitanti, ad oggi, ultimo giorno settimanale che domani la cabina di regia prenderà in considerazione nel monitoraggio settimanale, la Toscana risulta a 248, quando la soglia che fa scattare automaticamente il rosso è a 250.

Dovremmo dunque restare arancioni, anche se il condizionale resta d'obbligo fino a domani, perché pesano sulla decisione anche altri parametri. E nonostante la nuova impennata odierna di casi (sono oggi di nuovo oltre 1.500, 1.518 per la precisione, come anticipato dal presidente della Regione Eugenio Giani su Facebook. Se fossero stati 1.599 sarebbe scattato sicuramente il rosso).

Toscana in zona rossa? "Direi proprio di no. Siamo a 248 nuovi casi su 100mila abitanti, e abbiamo un Rt di 1,09-1,10, quindi siamo in zona arancione", ha del resto detto questa mattina Giani ai microfoni di 24Mattino, su Radio24.

Dopo le polemiche di ieri sui ritardi della Toscana a vaccinare gli over 80 (siamo tra le ultime regioni in Italia), con le parole di Draghi a richiamare le regioni che non hanno fatto abbastanza per mettere al sicuro gli anziani e con il sistema di prenotazione per i superfragili andato in tilt martedì sera, Giani è tornato poi a difendere il proprio operato.

"Si potrà dire che abbiamo usato un'interpretazione estensiva sui sanitari, quindi non ci siamo fermati ai medici ma abbiamo vaccinati tanti operatori sanitari, vedo che il numero è superiore ad altre realtà italiane, e questo ha portato ad intensificare sugli anziani una-due settimane dopo", le parole di Giani. Non solo ai sanitari però. In Toscana è stata considerata categoria prioritaria per i vaccini inizialmente, per esempio, anche quella degli avvocati (tra cui spiccano molti politici): questo a molti non è andato giù.

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