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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus: in Toscana test sierologico anche con ricetta medica

Lo annuncia il presidente Rossi: “Con campagna di screening di massa entro giugno 500mila test”

In Toscana anche i medici di famiglia potranno prescrivere i test sierologici, per verificare la presenza di anticorpi al coronavirus ed eventualmente, in caso di positività, far seguire il tampone

In questo modo la Regione confida di far emergere fra i 10 e i 15 mila casi 'sommersi' di Covi 19. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa questa mattina, è il presidente della Regione Enrico Rossi, che conferma entro giugno l'obiettivo di realizzare 500mila test (ad oggi, finanziati dal Servizio sanitario regionale e gratuiti per chi ci si è sottoposto, ne sono stati effettuati 120mila).

Già nei giorni scorsi lo screening, tramite una ordinanza ad hoc, è stato ampliato a ulteriori categorie professionali.

Adesso per arrivare al resto della popolazione e scovare in maniera più efficace i casi lievi, cosiddetti 'paucisintomatici', cioè appunto con sintomi lievi, Rossi punta a un coinvolgimento dei medici curanti.

L'obiettivo è uno 'screeing di massa' della popolazione, perseguendo la 'strategia delle '3 t': testare (le persone, il maggior numero possibile), trattare (cioè curare nel caso di positività, o comunque tenere sotto osservazione o in quarantena i positivi) e tracciare (cioè elaborare un quadro della situazione così da poter intervenire efficacemente, ad esempio, in caso di futuri focolai).

"I test non servono solo a fare un'indagine epidemiologica, ma anche a far emergere un certo numero di casi positivi che diversamente non potrebbero affiorare col tampone. Abbiamo deciso che i medici di famiglia possono usare come verifica post-malattia il test sierologico, che avranno modo di prescrivere al pari di qualsiasi altro prelievo del sangue", afferma Rossi.

I dati arrivati finora dicono che ogni 10mila test effettuati vengono riscontrati 300 casi 'positivi', cioè con Igg o Igm presenti. Significa che la persone può avere avuto il coronavirus in passato o può essere tuttora positiva. Segue quindi la verifica con il 'tampone', che permette di verificare, anche in caso di asintomatici, se una persona sia positiva oppure no. Su quei 300, 50 casi vengono confermati come positivi dal tampone.

“Complessivamente - rivendica il presidente Rossi -, quanto approntato dalla Regione Toscana non ha eguali in tutta Italia. Abbiamo sviluppato anche una App che abbiamo dato gratuitamente anche ad altre regioni. E fin dall'inizio abbiamo scommesso sui test sierologici, anche quando l'istituto superiore di sanità ci redarguiva".

“Questa campagna – aggiunge l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi – ci consentirà di trattare in modo precoce i possibili contagi, per la loro salute ma anche riducendo la diffusione del virus”.

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