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Cronaca

Coronavirus e ripartenza delle scuole: “Bimbi con febbre a casa 15 giorni, subito vaccini anti influenza”

Il presidente toscano della Federazione dei pediatri intervistato da Repubblica: “Ogni bambino con sintomi dovrà essere trattato come sospetto Covid”

Fare partire subito la campagna di vaccinazione pediatrica anti influenzale, così da essere pronti per il via ai vaccini a settembre e non in autunno inoltrato. Tamponi rapidi anche per i bambini, meglio se direttamente dall'auto, e attenzione massima a quelli che tra loro avranno sintomi riconducibili al coronavirus.

A chiederlo, intervistato su Repubblica Firenze oggi in edicola, è il presidente toscano della Federazione dei pediatri Valdo Flori, in vista della riapertura delle scuole a settembre.

Flori dice a Repubblica che nel periodo dell'emergenza delle scorse settimane ci sono state “difficoltà a far ricoverare bambini con sintomi importanti perché c'era lo scoglio di regole pensate per gli adulti” e chiede, in primis alla Regione, che si creino le condizioni per il ripetersi di tale situazione.

Quanto alla riapertura delle scuole a settembre “dovremo trattare ogni bambino con sintomi respiratori come un sospetto Covid. Dobbiamo poter essere noi pediatri a fare la richiesta con la ricetta" e ogni bimbo con la febbre dovrà "rimanere a casa per 15 giorni almeno", dice Flori sempre a Repubblica.

Quanto all'oggi, il presidente dei pediatri toscani invita i genitori a far sì che anche i bambini evitino contatti ravvicinati con i loro coetanei.

Se portati dai genitori in luoghi chiusi, “anche loro (i bambini, ndr) devono avere una mascherina”, chiede Flori. Le norme in vigore prescrivono invece che sotto i 6 anni la mascherina non è obbligatoria.

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