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Cronaca

Coronavirus, scioperi spontanei dei lavoratori: “Anche la nostra vita conta”

Nella notte tra giovedì e venerdì in segno di protesta tanti hanno incrociato le braccia: “La salute prima del profitto, tutti a casa tranne noi”

Nei giorni scorsi in varie parti d'Italia si sono registrati scioperi spontanei dei lavoratori, dopo la decisione del governo di chiudere una serie di attività ma di lasciare aperti stabilimenti produttivi in diversi settori dell'industria.

E nella notte tra giovedì e venerdì proteste e braccia incrociate si sono registrate anche nel Fiorentino, con il sindacato Si Cobas che fa sapere per esempio di agitazioni dei corrieri nella logistica.

“Anche gli operai vogliono restare a casa”, sottolineano i sindacalisti del Si Cobas, che parlano di diversi scioperi dei lavoratori impiegati nei turni di notte in aziende della distribuzione e in centri di smistamento di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano e Prato “con attività bloccate per ore prima dell'arrivo di mascherine”.

I Si Cobas chiedono lo “stop a tutte le attività esclusi beni e servizi essenziali, con garanzia del salario pieno ai lavoratori attraverso la cassa integrazione”, perché “la salute viene prima di tutto, anche del 'principio di libera circolazione delle merci' di cui parlano le associazioni padronali del settore logistico”.

“La decisione delle aziende del settore di anteporre il proprio profitto alla tutela dei lavoratori e delle proprie famiglie è gravissima”, prosegue una nota del Si Cobas.

“Ancora più grave che il governo Conte abbia deciso di lasciare gli imprenditori 'liberi' di fare come intorno a noi non ci fosse una pandemia”, scrive ancora il sindacato, che auspica uno “sciopero generale di tutte le categorie”.

“Il governo dice 'tutti a casa'. Ma noi siamo costretti a continuare a lavorare. Si fanno controlli nei bar e nelle strade, mentre sui posti di lavoro non vengono rispettate le norme di sicurezza. Si sono dimenticati dei lavoratori, ma anche la loro vita conta”, aggiunge il sindacato. (Foto diffusa dal sindacato Si Cobas)

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