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Cronaca Centro Storico / Piazza di Santa Croce

Coronavirus: a Santa Croce memoriale per medici e infermieri

Annuncio dell’Opera di Santa Croce

Medici e infermieri, eroi contemporanei ai tempi del Covid-19, avranno uno spazio speciale tra i Grandi di Santa Croce. L’annuncio è stato dato questa mattina dall’Opera di Santa Croce con la Comunità dei Frati Minori Conventuali, il Fondo Edifici di Culto (FEC), il Comune di Firenze, la Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) e la Federazione nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI).

Nell’occasione è stato presentato anche il restauro del monumento a Florence Nightingale, la fondatrice della moderna scienza infermieristica, nata duecento anni fa proprio a Firenze.

Chi era la prima infermiera della storia 

Santa Croce, dunque, come luogo unico del dialogo tra storia e contemporaneità, tra memoria e presente, con questo progetto  che è stato presentato da Irene Sanesi e Stefano Filipponi, presidente e segretario generale dell’Opera di Santa Croce, padre Paolo Bocci, rettore della basilica, Anna Chiti Batelli in rappresentanza del Prefetto di Firenze e del Fondo Edifici di Culto, Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Barbara Mangiacavalli, presidente di FNOPI, Teresita Mazzei, presidente dell’Ordine dei medici di Firenze in rappresentanza di FNOMCeO.

“Con questa iniziativa Santa Croce si conferma luogo dove la storia, quella collettiva ma anche quella di ogni singola persona, diventa memoria condivisa e dunque patrimonio di tutti. Qui, dove si è custodi del tempo, rendiamo grazie al sacrificio delle donne e degli uomini e guardiamo con speranza al futuro”, ha affermato Irene Sanesi. 

Un minuto di silenzio ha aperto la presentazione. L’impegno e il sacrificio di medici, infermieri e operatori sanitari che hanno perso la vita in Italia per salvare migliaia di vite umane e combattere il Covid 19 avrà uno spazio speciale di ricordo perenne. Nel primo chiostro, dove si affaccia la Cappella Pazzi, verrà realizzato un monumento dedicato ai 172 medici, ai 40 infermieri e a tutti gli operatori sanitari rimasti vittima della pandemia nell’esercizio della loro missione professionale.

“Siamo grati e orgogliosi di questo omaggio, che sorgerà qui a Santa Croce, luogo della memoria collettiva del Paese, così come siamo orgogliosi dei nostri medici, delle donne e degli uomini che hanno adempiuto al loro dovere con impegno e abnegazione, sino all’estremo sacrificio. Una strage silenziosa, che non va dimenticata e che invece deve essere di monito perché non abbia mai più a ripetersi”, ha evidenziato Teresita Mazzei. “Oggi ricordiamo chi non c'è più e chi ha dato tanto alle nostre nobili professioni: da Florence Nightingale, la cui vita è stata ed è tuttora esempio per generazioni di infermieri; ai caduti a causa del Covid-19, Mai come in questo periodo guardare al tempo passato per farne tesoro, per costruire un futuro migliore, è un'operazione utile e necessaria”, ha sostenuto Barbara Mangiacavalli.

Lo spazio scelto non è casuale, porta a uno dei drammi dell’umanità del Novecento: è il Parco della Rimembranza dove sono ricordati dieci giovani eroi della Prima Guerra mondiale.  La solida trama della memoria rimanda poi ai Grandi, a Machiavelli, Michelangelo, Galileo, Dante e Foscolo, i cui monumenti si trovano all’interno della basilica.  “Accanto a queste ‘urne dei forti’ avremo un luogo di memoria intitolato a nuovi ‘forti’, a coloro che più di tutti hanno combattuto contro la pandemia da Covid-19 e ai quali devono andare onore e ricordo imperituri”, ha messo in evidenza l’assessore Tommaso Sacchi.

Presto i promotori del progetto, insieme, individueranno l’istituzione culturale e l’artista chiamati a collaborare per far entrare le storie di dolore e di coraggio, vissute in larga parte nelle corsie degli ospedali e delle strutture sanitarie italiane, nella dimensione di una memoria che appartiene a tutti e diventa storia condivisa del Paese.

Non lontano dallo spazio-memoriale per i medici e gli infermieri c’è il monumento, il cui restauro è stato presentato stamani, dedicato a Florence Nightingale, la signora della lampada dei soldati in Crimea, personaggio simbolo del moderno concetto di cura che con le sue intuizioni innovatrici ha cambiato il corso dell’assistenza ai malati facendo nascere la professione infermieristica.  Il 12 maggio scorso – con la Giornata internazionale dell’Infermiere - è stato celebrato in tutto il mondo il bicentenario della sua nascita.

Fu la comunità inglese che viveva a Firenze a volere il monumento a Florence Nightingale, realizzato nel 1913 da Francis William Sargant. L’artista inglese, che lavorò a lungo a Firenze, scelse per la sua opera marmo di Carrara e pietra serena. Il recentissimo e accurato restauro ha consentito di recuperare la percezione delle superfici e la lettura d’insieme dell’opera alterati da polvere e agenti atmosferici. Il restauro è stato coordinato da Eleonora Mazzocchi, responsabile del Servizio tutela e gestione del patrimonio storico artistico dell'Opera di Santa Croce e Claudio Paolini, funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed è stato eseguito da Stefano Landi.
 

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