rotate-mobile
Cronaca

Coronavirus, Nardella: “Comuni in ginocchio, servono soldi o sarà default”

Il sindaco intervistato da SkyTg24: “Abbiamo cassa per andare avanti 3-4 mesi. Da lunedì software anti assembramenti, le persone restino a casa.

Una situazione già da incubo, quella nella quale viviamo immersi nell'emergenza conoravirus, potrebbe aggravarsi ancora di più nei prossimi mesi. “I Comuni rischiano il default”, cioè il fallimento, l'insolvenza. L'allarme è stato nuovamente rilanciato questa mattina dal sindaco di Firenze Dario Nardella, intervistato da SkyTg24.

“L'ultimo decreto (il Cura Italia, ndr) è necessario ma non sufficiente. I comuni sono in ginocchio, abbiamo una cassa che ci consente di andare avanti 3/4 mesi. Poi andremo in default se non arriva un piano di aiuti”, dice Nardella, che già nei giorni scorsi ha più volte chiesto al governo un intervento ad hoc.

“I comuni offrono servizi di base, asilo nido, scuole materne, servizi agli anziani, raccolta di rifiuti. Si tratta di garantire i servizi essenziali. Se non arriva un piano di liquidità da 1-1,5 miliardi di euro, i comuni si bloccano letteralmente e se si bloccano i comuni si blocca l'Italia”, aggiunge il sindaco, che chiede ora un decreto 'Cura Città'.

Il sindaco proprio oggi è uscito dalla quarantena in casa di due settimane. “Ma rimarrò in casa il più possibile, per dare il buon esempio. Perché il contagio è direttamente proporzionale al numero di persone che escono”, sottolinea il primo cittadino.

E quanto alle persone che escono “ancora una minoranza sottovaluta il problema e mette tutti in difficoltà. L'unica medicina oggi si chiama isolamento. Sono giorni decisivi, o limitiamo il contagio o rischiamo la fine del nord Italia”.

“Abbiamo una rete di 1.100 telecamere e abbiamo un software che ci consente di individuare assembramenti da 2 persone in su. Un software che consente di allarmare subito il centro di controllo per mandare immediatamente pattuglie a controllare”, spiega poi Nardella, che fa sapere che il Comune tiene acceso anche il wi fi pubblico per registrare il numero e la provenienza delle connessioni.

In questi giorni si parla anche di inasprire le misure già a prese a livello nazionale, per esempio quelle che riguardano passeggiate e sport in solitaria all'aperto (la famosa corsa). “Se il contagio non rallenta - conclude Nardella -, la restrizione sarà inevitabile”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, Nardella: “Comuni in ginocchio, servono soldi o sarà default”

FirenzeToday è in caricamento