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Cronaca

Coronavirus: nuovo Dpcm nelle prossime ore. Verso la chiusura di palestre e centri estetici, confermato il "coprifuoco"

Dopo gli ultimi dati sull'impennata dei contagi. Spunta anche l'ipotesi di "lockdown generale" nei weekend

Nelle prossime ore verrà firmato un nuovo Dpcm che avrà effetto immediato e che conterrà misure anti Covid più stringenti: il documento dovrebbe prevedere il coprifuoco alle ore 22 in tutto il territorio nazionale, con la chiusura anticipata di tutti i locali pubblici come bar, ristoranti, pasticcerie e pub entro quell’ora.

Il governo - scrive Today.it - sta lavorando al nuovo provvedimento, vista la risalita dei contagi, e la curva esponenziale in preoccupante crescita. "Dobbiamo affrontare questa seconda ondata con strategia diversa e nuova", ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervistato al Festival di Limes, a Genova. Domani Conte terrà una conferenza stampa.

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Non un divieto assoluto di uscire quindi, ma una misura che punta a ridurre drasticamente la movida e la circolazione delle persone in orario serale e notturno, per evitare così gli assembramenti per strada e nelle piazze.

Le misure attualmente in vigore, che prevedono la chiusura di bar e ristoranti entro le 24, ma con il divieto di consumare bevande oltre le 21 a meno che non sia possibile la consumazione al tavolo, sono state infatti ritenute insufficienti.

Si va anche verso la chiusura di palestre, parrucchieri, estetiste e centri estetici, cinema e teatri, sale giochi e bingo, anche se un intervento così deciso è probabile varrà solo per le Regioni con un indice di contagio alto. Al vaglio anche il lockdown 'generale' nel weekend.

Il nuovo documento verrà firmato dal presidente del Consiglio entro domani, 18 ottobre o al massimo lunedì prossimo, e avrebbe effetto immediato.

La scuola

Al momento, a quanto si apprende da fonti di governo, rimarrebbe fuori dal nuovo decreto la chiusura delle scuole, anche se lo stesso Comitato tecnico scientifico raccomanda la didattica a distanza almeno per le scuole superiori.

Come anticipato anche dalla viceministra Anna Ascani, infatti, prima di arrivare a una misura drastica come quella della chiusura degli istituti scolastici si ricorrerà al potenziamento degli orari flessibili a scuola: parte degli studenti potrebbero fare lezione la mattina, gli altri il pomeriggio, soprattutto nelle grandi città.

"A giugno – ha detto la viceministra all'Istruzione – abbiamo approvato insieme alle Regioni e agli Enti Locali un piano scuola 2020/21 validato dal Cts, che consente massima flessibilità negli orari e nell’utilizzo della didattica a distanza alle superiori. Durante l’estate dirigenti, docenti e personale amministrativo hanno lavorato duramente per consentire a studentesse e studenti di rientrare in presenza e in sicurezza. E la scuola, soprattutto grazie a loro, è ripartita e sta resistendo".

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