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Cronaca

Coronavirus, nuova ordinanza: test e cure presso gli aeroporti per cittadini extra Ue

Il presidente Rossi ha incontrato i consoli di tre paesi da cui sono risultati provenire persone colpite dal Covid-19

Da domani, sabato 18 luglio, le aziende sanitarie dovranno allestire presso gli aeroporti di Pisa e di Firenze punti di accoglienza per cittadini provenienti con voli da aree extra Schengen. Lo stabilisce l’ordinanza che ha firmato ieri il presidente Enrico Rossi e che resterà valida fino alla fine dello stato di emergenza sanitaria. Nelle stazioni di accoglienza saranno registrati tutti coloro che entrano in Italia dalle aree extra Schengen che dovranno effettuare il periodo di 14 giorni di isolamento fiduciario con sorveglianza attiva in base al DPCM 11 giugno 2020, articolo 4 comma 3 prorogato dal DPCM 14 luglio. Presso i punti di accoglienza sarà offerta anche la possibilità di fare i test sierologici e i test molecolari. Sarà anche garantita la possibilità di isolamento presso alberghi sanitari per chi risulti positivo nonché per chi ha eventuali contatti stretti con i positivi.

Coronavirus: ordinanza e multe per limitare nuovi focolai

Focolai dall'estero 
Ieri il presidente Enrico Rossi ha incontrato i consoli di Albania, Bangladesh e Perù in quanto gran parte degli ultimi focolai pandemici toscani ha avuto origine da cittadini stranieri provenienti dai paesi citati. E' stata attivata una collaborazione al fine di informare sulle misure di contrasto alla pandemia per chi arriva in Italia da paesi al di fuori dell'Unione Europea. I punti imprescindibili di questa informazione stabiliscono l'obbligo della quarantena di 14 giorni e della comunicazione del domicilio, oltre che la comunicazione puntuale dell'andamento delle condizioni di salute nel corso della quarantena. Solo attraverso l’adempimento di questi obblighi sarà possibile per il Sistema sanitario regionale garantire una sorveglianza attiva in grado di monitorare e tracciare correttamente la diffusione del virus. È prevista la segnalazione all’autorità giudiziaria per chi non rispetta queste semplici norme di comportamento.

Tra i fattori che concorrono alla diffusione del contagio è stato inoltre rilevato quello del sovraffollamento abitativo. In casi di contagio, il sovraffollamento costituisce un rischio concreto per la propria famiglia e per la propria comunità. Per questo motivo, d’intesa con i sindaci, la Regione ha stabilito che le Aziende sanitarie provvedano a trasferire i soggetti positivi al Covid-19 che abitano in condizioni di sovraffollamento presso alberghi sanitari e che, qualora questo non avvenisse, saranno disposte multe e sanzioni pecuniarie.
  
 

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