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Cronaca

Coronavirus: Natale tra conviventi, coprifuoco anche a Capodanno

Oggi il presidente del consiglio Giuseppe Conte firmerà il nuovo Dpcm, regole valide fino a gennaio

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà oggi, giovedì, il Dpcm 3 dicembre con le regole per il Natale 2020 e le deroghe sulle quali non è ancora stata trovato un accordo.

Il decreto avrà una validità massima di 50 giorni (probabilmente la scadenza sarà il 15 gennaio), come ha stabilito il decreto legge 2 dicembre n. 158 che ieri ha deciso lo stop agli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e quello tra comuni il 25 e il 26 e a Capodanno.

Verso il nuovo Dpcm 3 dicembre: il Natale 2020 solo tra conviventi

E mentre Il Sole 24 Ore scrive che la bozza del testo del Dpcm che stabilisce le regole in vigore da domani 4 dicembre è ora al vaglio delle Regioni, che in queste ore invieranno le loro osservazioni, il problema ancora sul tavolo del governo è quello dei ricongiungimenti familiari e delle deroghe per i nonni.

Per il rientro al proprio domicilio o alla propria residenza sembra che sarà sempre possibile.

Sul fronte delle deroghe la linea del governo è frastagliata ma per ora pare prevalere le chiusura: nessuna deroga per ricongiungimenti familiari o raggiungimento delle seconde case, si muove solo chi deve rientrare nella propria residenza o chi, previa autocertificazione, dichiara di dover assistere un genitore solo e anziano.

Ad ora quindi la situazione è questa:

non è passata per ora la richiesta di permettere i ricongiungimenti familiari in base al grado di parentela (ovvero ai parenti di primo grado) e quindi dovrebbero essere vietati anche quelli tra fidanzati e generici "congiunti";

il Dpcm permetterà di tornare nella propria casa, che sia residenza o domicilio o semplice "abitazione" e per "situazioni di necessità", che dovranno essere meglio dettagliate (la formula scelta da Conte era quella della "casa d'infanzia", che avrebbe garantito il ritorno degli studenti fuorisede);

si potrà muovere anche chi, previa autocertificazione, dichiara di dover assistere un genitore solo e anziano; 

sarà "fortemente raccomandato" non ospitare persone non conviventi e si consiglierà di mantenere un limite agli ospiti;

il coprifuoco è confermato dalle 22 alle 6 dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio: non ci saranno deroghe nei giorni di festa, l’orario di rientro nella propria abitazione sarà lo stesso anche a Natale, il 26 e il 31 dicembre, a Capodanno e il 6 gennaio;

dopo le 22 e prima delle 6 sarà possibile uscire dalla propria abitazione soltanto per "comprovate esigenze", che sono motivi di lavoro, di salute e di urgenza; 

nelle regioni in fascia gialla sarà possibile oltrepassare i confini regionali solo fino al 20 dicembre, dopo con ogni probabilità non sarà più possibile. Fino a quella data è consentito anche il trasferimento nelle seconde case dove si potrà rimanere facendo poi ritorno presso la residenza o il domicilio. Per chi si trova in zona rossa o arancione sarà sempre possibile dal 4 dicembre al 6 gennaio fare ritorno nella propria abitazione di residenza e presso il domicilio.

Nel Dpcm dovrebbe anche entrare il divieto di cenoni per il 31 anche negli alberghi, per evitare che – grazie al pernottamento – venga aggirata la norma anti-festeggiamenti. Identico ragionamento è stato fatto per lo stop alle crociere.

Negozi aperti fino alle 21

Sembra comunque ormai deciso che i negozi potranno rimanere aperti fino alle 21, consentendo così di scaglionare gli ingressi.

Nei fine settimana e nei giorni festivi centri commerciali e grandi magazzini saranno aperti (è in discussione la possibilità nelle zone rosse), ma i sindaci potranno emanare ordinanze, transennare gli ingressi e posizionare distanziatori nei luoghi di maggiore affluenza, comprese vie e piazze.

Il decreto che vieta gli spostamenti

In base al decreto legge il divieto di spostamento scatterà da lunedì 21 dicembre.

Quindi nei giorni 18, 19 e 20 dicembre (sabato, domenica e lunedì) chi vorrà spostarsi tra regioni diverse o andare nelle seconde case - sempre che le altre norme in vigore lo consentano - potrà farlo ma non sarà costretto a tornare alla fine del periodo perché, come specifica il comunicato della presidenza del consiglio dei ministri, sarà sempre possibile rientrare a casa.

Per le regioni in fascia gialla sarà quindi possibile oltrepassare i confini regionali, è consentito anche il trasferimento nelle seconde case dove si potrà rimanere facendo poi ritorno presso la residenza o il domicilio;

per chi si trova in zona rossa o arancione sarà sempre possibile fare ritorno nella propria abitazione di residenza e presso il domicilio;

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Si discute se inserire nel nuovo decreto anche una raccomandazione a non superare un numero massimo di persone a tavola, anche se le raccomandazioni sono quelle di limitare al massimo tale numero e, meglio, a non ricevere persone non conviventi a casa anche durante le feste. Il cenone, insomma, sarà consigliato in famiglia e all’interno del nucleo che vive sotto lo stesso tetto.

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