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Cronaca

Coronavirus, Nardella: “Pronto un piano del trasporto pubblico per la fase 2”

Dovrà essere ripensato il modo di spostarsi in autobus e tramvia, il sindaco: “Mi auguro stessa distanza di sicurezza in tutte le regioni”

In vista della tanto attesa 'fase 2' di cui tutti parlano in questi giorni e che dovrebbe partire dal 4 maggio prossimo, fondamentale sarà l'organizzazione del trasporto pubblico, così da limitare al massimo il possibile contagio del coronavirus.

Con la ripartenza di una serie di attività (che ancora devono essere definite, cosa che sarà fatta con un nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri), ci sarà anche il problema del 'sovraffollamento' dei mezzi pubblici. A Firenze, autobus e tramvia (oltre ai treni naturalmente).

Se si vorrà evitare un intasamento totale del traffico veicolare, con tutte le persone che si recano ovunque in auto, una persona su ogni veicolo, si deve pensare ad un piano alternativo.

In attesa di indicazioni, che devono arrivare sia da Roma che dalla Regione e dal Comune, è l'amministratore delegato di Gest (società che gestisce la tramvia) Jean Luc Laugaa, come espresso in un'intervista rilasciata ieri a La Nazione.

Dalla società emerge la necessità di capire quali distanze dovranno essere mantenute all'interno dei convogli. Oggi in ogni Sirio, tra seduti e in piedi, possono stare fino a 270 passeggeri. Mentre, per esempio, con la distanza di sicurezza fissata in un metro la capienza scenderebbe ad una cifra compresa tra i 40 e i 60.

Sicuramente, come ribadito da Laugaa alla Nazione, una delle priorità sarà quella di aumentare la frequenza delle corse, così da evitare gli assembramenti anche negli orari non di punta.

Ma sono in tanti a dire che dovremo ripensare il nostro modo di muoverci così da non avere più orari 'di punta'. Naturalmente dovrà essere ripensato anche il trasporto su gomma (ieri gli autisti Ataf hanno nuovamente lamentato un numero di passeggeri a bordo spesso troppo alto).

Questa mattina, sempre sulle pagine della Nazione, l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti ha lanciato la proposta di scaglionare gli ingressi di entrata e uscita dei dipendenti di uffici ed altre attività, proprio per evitare gli orari di punta e movimenti di massa negli stessi orari.

E questo pomeriggio, intervistato a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1 è intervenuto sull'argomento anche il sindaco Dario Nardella.

“Abbiamo già un piano pronto a Firenze per il trasporto pubblico durante la fase 2. Dobbiamo tenere conto delle distanze, in Toscana sono state fissate a 1,80 metri. Mi auguro che le distanze sui mezzi di trasporto siano le stesse in tutte le regioni”, dice il sindaco.

“Un piano che prevede un'attenta sanificazione. A bordo inoltre i passeggeri devono essere tutti distanziati”.

L'ipotesi sarebbe quella di fare viaggiare solo passeggeri a sedere (non in tutti posti). “Quando i passeggeri sono tutti seduti, d'altronde, è anche più facile controllare il distanziamento”, spiega Nardella. Ipotesi già saltata fuori in altre parti d'Italia.

“Stiamo lavorando con alcuni tecnici per fare rapidissimi screening alla fermata della tramvia. Dobbiamo capire se è possibile con dei termometri elettronici, una misura – conclude Nardella -, mutuata dal piano sicurezza per gli aeroporti”.

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