rotate-mobile
Cronaca Empoli

Coronavirus: a Empoli la spesa sospesa per famiglie in difficoltà

L’assessore Valentina Torrini: «L'idea è quella di innescare una catena di aiuti rivolta alla cittadinanza e rafforzare il valore della solidarietà di vicinato»

L'amministrazione comunale di Empoli sostiene e lancia la campagna di sensibilizzazione "la spesa sospesa". Si tratta di una iniziativa già presente nella nostra città e che coinvolge alcune attività commerciali di generi di prima necessità. L’obiettivo è quello dare l’opportunità a tutti i cittadini di aiutare famiglie più bisognose e più provate dalla chiusura delle attività a causa della pandemia. Come? Acquistando alimenti e destinandoli ad altre persone. I prodotti saranno raccolti e donati a chi non ha risorse per comprarli. Un gesto di solidarietà urbana sociale per le persone più fragili e in difficoltà.

È tutto molto semplice: chi si reca al supermercato, alla bottega di frazione o comunque in  qualsiasi esercizio commerciale che aderisce alla campagna, potrà comprare generi alimentari per sé e contemporaneamente potrà fare un'altra piccola spesa per chi ne ha bisogno. I prodotti saranno quindi lasciati in un punto di raccolta messo a disposizione dal negozio. 

Il principio è quello della ‘colletta alimentare’: se compro un pacco di pasta per me, posso comprarne uno in più per un'altra famiglia che vive con difficoltà questo momento.

«L'idea è quella di innescare una catena di aiuti rivolta a tutta la cittadinanza e rafforzare un valore fondamentale, la solidarietà di vicinato, che caratterizza da sempre gli Empolesi – spiega l’assessore alle politiche sociali Valentina Torrini –, affinché sia possibile aiutare coloro che vivono accanto a noi, nella nostra stessa via, frazione o comunità e che sono in difficoltà proprio a causa dell'emergenza sanitaria. Oggi più che mai prendersi cura dell'altro significa prendersi cura di noi stessi». 

La distribuzione dei prodotti è molto semplice e lasciata all'iniziativa di coloro che partecipano alla raccolta, a seconda delle sensibilità e della tipologia dei soggetti che vivono o si trovano in prossimità dell'esercizio. 

Il negozio che aderisce alla campagna potrà infatti prevedere direttamente la consegna dei prodotti, al suo interno, a coloro che li richiedono per sè o per altre persone oppure consegnare quanto raccolto alla parrocchia della frazione, al comitato di quartiere, al circolo, a gruppi di cittadini, insomma a tutte le realtà del territorio che decidono di organizzarsi per la distribuzione a chi ne ha bisogno. 

I prodotti non distribuiti con queste modalità potranno essere conferiti a RE.So ‘Recupero Solidale’, chiamando il numero telefonico 3281552608. Re.So è la realtà empolese che dal 1998 si occupa ad Empoli di ritiro delle merci invendute e della loro distribuzione a chi vive in condizione di bisogno.

Con la "spesa sospesa" potranno essere raccolti preferibilmente generi alimentari a lunga conservazione, tra i quali pasta, pane, riso, latte, tonno, carne in scatola, pelati, legumi, patate e cipolle, ma anche prodotti per l'infanzia o comunque non alimentari come quelli per l'igiene intima, i detersivi, gli utensili e molto altro.

I cittadini che partecipano alla campagna di sensibilizzazione promossa dal Comune potranno pubblicare sui social le testimonianze di chi in questi giorni sta cercando di tendere una mano all'altro e le proprie foto con l'hashtag #SpesaSospesaEmpoli.

Informazione molto importante: i negozi che vogliono aderire alla campagna di sensibilizzazione potranno inviare una mail con ‘oggetto’ Spesa Sospesa a suap@comune.empoli.fi.it con nome, indirizzo e numero telefonico dell’attività commerciale. Saranno così inseriti all'interno di un elenco pubblicato sul sito del Comune e riceveranno una locandina da mostrare nel proprio punto vendita.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus: a Empoli la spesa sospesa per famiglie in difficoltà

FirenzeToday è in caricamento