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Cronaca

Coronavirus, firmato il nuovo Dpcm: "Stop a gite, calcetto e feste (ma a casa si può)"

Stretta su movida e ristorazione. In 1.000 allo stadio, in 200 al cinema, in 30 a Messa

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato poco prima delle 1 il Dpcm con le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid.

Dalla bozza preliminarmente discussa con le Regioni, emerge la "forte raccomandazione" - ma non l'obbligo - a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva.

Scattano il divieto di gite scolastiche e lo stop al calcetto e agli altri sport di contatto svolti a livello amatoriale. Previsto un alleggerimento della quarantena, che passa da 14 a 10 giorni, e il via libera al tampone unico.

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La firma sul nuovo Dpcm è arrivata dopo aver ricevuto un riscontro dalle Regioni sul testo finale proposto dal governo. Le misure anti contagio saranno valide per i prossimi trenta giorni.

Le misure previste dal nuovo Dpcm

Mascherine

All'articolo 1 della bozza del Dpcm si stabilisce che "è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande". Vengono esclusi dall'obbligo tutti quelli che fanno attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l'uso della mascherina. "Fortemente raccomandato" l'utilizzo dei dispositivi "anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi".

Feste

Restano chiuse le sale da ballo e le discoteche, all'aperto o al chiuso. Via libera invece a fiere e congressi. Le feste sono vietate in tutti i luoghi al chiuso e all'aperto. Restano consentite, con le regole fissate dai protocolli già in vigore, le cerimonie civili o religiose come i matrimoni: partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Inoltre è "comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi" in numero "superiore a 6" nelle abitazioni private.

Sport

Vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Solo le società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ le associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), potranno praticare sport di contatto, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali.

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Movida

Stretta su bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie: "Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo". Consentita la "ristorazione con consegna a domicilio" e "d'asporto" ma "con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21", per evitare assembramenti.

Stadi

Il pubblico alle competizioni sportive è consentito, "con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori" all'aperto e 200 al chiuso. Anche qui va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all'ingresso. Ma, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, le regioni e le province autonome, possono stabilire, sempre d'intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori considerando le dimensioni e le caratteristiche degli impianti.

Gite scolastiche

Stop alle gite degli studenti: "Sono sospesi - si legge nella bozza - i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, nonché le attività di tirocinio".

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Cinema e concerti

Per gli spettacoli resta il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1.000 all'aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l'altro e di assegnazione dei posti a sedere. No a eventi che implichino assembramenti, e in cui non sia possibile mantenere le distanze. Comunque libertà alle regioni e le province autonome che possono così stabilire, d'intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi.

Il governo inoltre chiede di incrementare lo smart working. Non è invece prevista la ripresa della didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori. La proposta era arrivata da alcuni governatori.

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