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Cronaca

Coronavirus: paura del contagio, crollano le iscrizioni ai nidi. E le famiglie pensano all'educazione domiciliare

A Firenze 370 iscrizioni in meno, a Prato guerra legale tra famiglie cinesi che non vogliono mandare i figli a scuola e amministrazione comunale. Su fb s'ingrossano le fila dei pro-educazione parentale e domiciliare

La paura del contagio sta spingendo le famiglie toscane a non mandare i figli all'asilo.

Lo certifica, ad esempio, il numero delle richieste d'iscrizione agli asili nido comunali a Firenze, crollate quest'anno di ben 370 unità.

Certamente, tra le motivazioni di questa scelta non c'è solo il timore del  quarantena: anche la necessità di risparmiare, complice la crisi conseguente il lockdown, incide. Tanto che molte famiglie stanno chiedendo uno sconto sulle tariffe.

In più, c'è il 'timore quarantena'. Il ragionamento è semplice: se un compagno è positivo, scattano i tamponi per tutti gli altri alunni della classe, che saranno costretti a stare a casa per due settimane. E come faranno i genitori - professionisti, partite iva, precari - a lavorare?   

A Prato, nel frattempo, molti cittadini cinesi hanno già deciso di non mandare i figli a scuola. Ed è scoppiata la guerra legale, col Comune che tuona: "Nessuno può restare a casa senza motivo, chi vive qui deve rispettare le nostre leggi".

Almeno 20 genitori dell'istituto Mascagni, alle porte di Chinatown, però non ne vogliono sapere. "Denunceremo ai carabinieri" replicano la preside e l'amministrazione.

Intanto tra le famiglie toscane si fa largo l'idea di sviluppare, per quanto possibile, l'educazione domiciliare. E su Facebook sono già sorti i primi gruppi di confronto tra genitori.

La pagina del gruppo fb "Educazione parentale toscana", ad esempio, ha già 1.512 iscritti. Mentre la pagina "Educazione parentale Homeschooling" sta per raggiungere i 40.000 iscritti.

    

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