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Cronaca

Coronavirus: In Toscana aumentano i casi positivi, colpiti molti giovanissimi

A forte rischio che non hanno accesso alla vaccinazione. Gli esperti si aspettano nuovi rialzi. L'analisi dei dati dell'ultima settimana

Il virus continua a circolare e la curva epidemica sta crescendo, in modo più marcato rispetto alla settimana precedente in cui era stata registrata l'inversione di tendenza con una risalita del 16%.

I dati della settimana

Nella settimana che si è chiusa ieri, approfondisce La Nazione, sono stati 2.125 i nuovi casi, erano stati 1.638 nei sette giorni prima: l'incremento è del 29,7%, leggermente inferiore rispetto a quello della media italiana, al 32,1%. L'incidenza settimanale dei nuovi positivi torna a 58 per 100mila abitanti, sebbene la crescita risulti difforme nei vari territori toscani, localizzata soprattutto nelle aree dell'AsI Sud Est (+92%) e Nord Ovest (+32%) mentre in quelle della Asl Centro è del 7%.

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L'aumento dei ricoveri è ancora contenuto, 8,9% in una settimana, sebbene la Toscana abbia un elevato numero di ospedalizzazioni (270 a ieri) rispetto alle altre regioni di analoghe dimensioni. Stabili le presenze in terapia intensiva, 28 i letti occupati rispetto ai 24 della domenica precedente. Crescita modesta ma che ha già fatto salire il livello di attenzione: per effetto dell'aumento dei casi nella settimana appena chiusa, gli ospedali sono già stati allertati.

Allarme giovanissimi

Per quanto riguarda la stratificazione per fascia d'età, spiega La Nazione, molti i nuovi positivi registrati fra i giovanissimi. Sale la percentuale di contagi tra gli under 12 che non hanno accesso alla vaccinazione: rappresentano il 18,8% dei nuovi casi, doppiando il proprio peso demografico. L'aumento dei casi è contrassegnato da un incremento dell'incidenza di nuovi positivi sui tamponi di prima diagnosi (la percentuale è cresciuta dal 2,9 della settimana precedente al 3,9% di quella appena conclusa) a fronte di un'attività diagnostica leggermente inferiore. I tamponi di prima diagnosi effettuati sono stati 54.938 contro i 55.658 della settimana precedente.

Il raffronto col 2020

Lo scorso anno, senza vaccinazioni, l'aumento dei casi - che si erano quasi azzerati tra giugno e luglio - cominciò con piccoli numeri in agosto per dar luogo dalla fine di settembre a una crescita esponenziale, al raddoppio settimana dopo settimana, dando vita alla seconda ondata epidemica. Nella settimana a cavallo tra settembre e ottobre del 2020, sottolinea sempre La Nazione, i casi registrati furono 1.013, poi 2.581 in quella successiva, poi ancora 4.642, 8.488, per arrivare tra il 26 ottobre e il primo novembre a contarne 15.352 senza ancora essere arrivati al picco. II trend di crescita è confermato. Per le prossime settimane gli epidemiologi si aspettano un aumento di casi che, grazie alla vaccinazione e alle terze dosi in corso, possa restare contenuto e non faccia lievitare il numero di ricoveri e decessi, come accaduto con la quarta ondata estiva. 

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