Fiesole: contestazione degli indignatos a Herman Van Rompuy

Pacifica contestazione per Herman Van Rompuy all'Istituto Universitario Europeo di Fiesole dove il presidente del Consiglio dell'Unione Europea è intervenuto all' inaugurazione dell'anno accademico, alla Badia Fiesolana, alcuni giovani si sono alzati in piedi esponendo cartelli con scritto 'Democracy?', e suscitando applausi di parte dei presenti. I giovani, una decina in tutto, hanno continuato a esporre i cartelli, abbozzando a tratti in coro 'Let us speak' (lasciateci parlare) nel corso dell'intervento di Van Rompuy.

I giovani contestatori, che hanno dichiarato di inserirsi nella protesta del movimento degli indignados, fanno parte del Collettivo Prezzemolo, un collettivo di ricercatori e studenti dell'Iue, provenienti da tutto il continente. Questi hanno affisso alle porte e sui muri dell'istituto 95 tesi di riforma dell'Europa, lanciando volantini da una finestra al piano superiore dell'edificio davanti alla chiesa, una volta finita la cerimonia e usciti i relatori. Al termine dell'intervento di Van Rompuy, l'ultimo in programma, i contestatori hanno chiesto la parola, e uno di loro, l'irlandese Francis O'Connor, ha letto un intervento senza microfono a cerimonia finita. "Non è una soluzione costringere la gente a pagare ancora di più", ha accusato O'Connor: "In Irlanda stanno chiudendo ospedali e scuole, mentre i banchieri e il settore finanziario vanno ancora a gonfie vele. Ma il problema principale è che la Ue sta diventando sempre meno democratica". Per Caterina Froio, italiana, "pensiamo che adesso l'Europa sia troppo lontana dai cittadini, mentre noi vogliamo batterci affinché diventi l'Europa di noi tutti", quindi niente euroscetticismo: "Siamo assolutamente filo-europeisti", precisa.Ansa