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Cronaca Centro Storico

Israele: sputi sulla targa del consolato a Firenze, indaga la digos

"Forte condanna per il vilipendio delle insegne" espressa dal Consolato Onorario d’Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. La prefettura intensifica la vigilanza

Indagini della digos di Firenze sono in corso su un episodio di stampo anti israeliano, avvenuto nei giorni scorsi sotto il consolato onorario d'Israele, in centro storico. Secondo quanto appreso, un passante al momento ignoto ha preso a sputi, nottetempo, la targa dello stesso consolato.

Gli agenti stanno vagliando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza per tentare di dare un volto e un nome al responsabile. "Forte condanna" per il "vilipendio delle insegne del consolato" è stata espressa in una nota dal consolato onorario d’Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.

La prefettura di Firenze, tramite una nota, ha inoltre assicurato che "sono stati disposti immediati e puntuali accertamenti da parte delle forze di polizia" e che "sono stati intensificati i servizi di vigilanza dedicati".

Non è invece stata accertata la matrice antisemita di un altro episodio, avvenuto due sere fa, che ha coinvolto l'auto del console onorario di Israele, Marco Carrai. La macchina sarebbe stata trovata con il lunotto posteriore infranto mentre era parcheggiata in zona stazione centrale.

Gli investigatori, pur non escludendo del tutto l'ipotesi dell'atto antisemita, parrebbero propensi a ritenere plausibile che possa essersi trattato di un tentativo di furto o di un atto vandalico ad opera di balordi. 

Nardella: " Fatti che non avrei mai voluto vedere in città" 

"Esprimo la più ferma condanna per gli episodi di vandalismo contro la sede del consolato di Israele a Firenze e l'auto consolare". Lo sottolinea il sindaco Dario Nardella, dopo i ripetuti atti vandalici contro il consolato e l'auto del console onorario, Marco Carrai.

"Esprimo all'ambasciatore israeliano a Roma Dror Eydar la mia totale solidarietà e vicinanza per questi gesti vigliacchi. Sono fatti che non avrei mai voluto vedere in una città civile, aperta e universale come Firenze. Mi auguro che gli inquirenti individuino al più presto i responsabili di questi gesti e rispondano di quanto commesso". 

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