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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Sesto Fiorentino

Anche Sesto (ri)dice 'no' all'aeroporto, ma Giani: "Non c'è problema"

Il presidente della Regione ostenta tranquillità, ma l'opposizione all'opera fuori da Firenze è forte

Ieri non è stato il Pd di Prato a ribadire ufficialmente, e senza il minimo dubbio, il proprio 'no' totale anche al nuovo progetto per l'ampliamento dell'aeroporto di Peretola, dopo quello naufragato negli anni passati perché bocciato dalla giustizia amministrativa.

Un altro 'no' pesante arriva da Sesto Fiorentino. Anche in questo caso, si tratta di un 'ribadire' una scelta già più volte sottolineata in passato dalla grandissima parte della comunità sestese, considerando che il sindaco di Sinistra Italia Lorenzo Falchi - da sempre contrarissimo -, è stato eletto due volte primo cittadino anche per la sua forte contrarietà all'opera (e la seconda volta con oltre il 70% dei consensi).

Il voto è arrivato dal consiglio comunale, dove tutte le forze che appoggiano il sindaco Falchi, Pd compreso (oltre a SI, Per Sesto ed Ecolò), hanno ribadito - tramite un ordine del giorno - il 'no' all'ampliamento di Peretola, che secondo le ultime ipotesi prevederebbe una pista "declinata-convergente" all'autostrada di 2.200 metri, rispetto ai 1.650 attuali.

L'atto arriva volutamente nelle settimane dedicate al dibattito pubblico sull'opera, avviato da Toscana Aeroporti. Ora, infatti, sarà trasmesso al coordinatore del dibattito, "affinché lo assuma quale posizione ufficiale dell'amministrazione", si spiega dal municipio sestese.

Nell'odg vengono evidenziate ancora una volta "le criticità già presenti nel 'vecchio' progetto e non superate dalla nuova proposta". E sono messe nero su bianco diverse incompatibilità: quella urbanistica e ambientale con il Parco agricolo della Piana; quella con le attività e le prospettive di sviluppo del Polo scientifico; quella infrastrutturale e con un modello di sviluppo sostenibile del territorio, "oltretutto in mancanza di studi indipendenti e recenti che ne attestino le ricadute economiche".

Con il voto in aula, sottolineano i capigruppo Giacomo Trallori (Pd), Andrea Guarducci (Ps), Irene Falchini (Si) e Stefano Martella (Ecolò), "abbiamo ribadito ancora una volta una posizione chiara, un impegno che ci siamo presi con gli elettori un anno fa e che non intendiamo mettere in discussione. La nuova proposta progettuale non supera le tante criticità evidenziate nel precedente progetto, di cui ne ripropone la sostanza. Le novità introdotte non sono sufficienti a far diventare sostenibile un progetto che sostenibile non è e che ripropone un'idea sbagliata di sviluppo".

"Il compito degli amministratori - proseguono i quattro rappresentanti delle altrettante forze che compongono la maggioranza sestese - hanno il compito di studiare e valutare le carte mettendo al centro l'interesse di tutti, interesse che non risponde a quello di chi vuole stravolgere decenni di pianificazione urbanistica".

Il presidente della Regione Eugenio Giani però, da sempre tra gli sponsor dell'ampliamento, minimizza e guarda avanti. "Nel Pd regionale e in quello provinciale, di Firenze, la posizione è molto ferma", commenta questa mattina il presidente all'Agenzia Dire. Per Giani le prese di posizione di Prato e Sesto (ma è contraria quasi tutta la Piana) "rispettabili" ma "con incidenza relativa" e che, si dice convinto, "non creeranno problemi". Dalle parti del Pd di Prato e Sesto non sembrano però pensarla allo stesso modo. E anche comitati e associazioni già annunciano nuovi ricorsi. La strada verso il nuovo scalo, se mai vedrà davvero la luce, è tutt'altro che in discesa.

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