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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nel Salone dei Duecento tornano gli arazzi. E il Consiglio comunale | FOTO

Allestito il percorso museale, l'assemblea cittadina con la sistemazione all'inglese

E' stata inaugurata stamattina la nuova assemblea del Consiglio comunale a Palazzo Vecchio. Al taglio del nastro, insieme al sindaco Dario Nardella e alla presidente del consiglio Caterina Biti c’erano molti consiglieri comunali della presente e della passata consiliatura, l’ex presidente del consiglio Eugenio Giani oltre a una rappresentanza della giunta e dei tecnici e dirigenti che hanno condotto i lavori. La storica sede nella Sala dei Duecento è stata completamente rinnovata con l’installazione della pedana e degli scranni che ospiteranno il consiglio al centro della sala, attrezzata con nuovi impianti di illuminazione, condizionamento e sonorizzazione. Il Consiglio comunale già da oggi, dopo il trasferimento temporaneo a Palazzo Medici Riccardi, tornerà a tenersi nella sua sede consona.

La sistemazione dell'assemblea “all’inglese”, al centro della sala, lascia liberi i lati dove sono di nuovo completamente visibili le bifore perimetrali con i gradini contrapposti di accesso alle finestre, mentre tutte le pareti della sala saranno attrezzate per esporre gli arazzi del Bronzino e del Pontormo visti nella mostra terminata lo scorso febbraio. I venti arazzi saranno esposti in modo permanente, con una rotazione delle opere che consentirà la corretta conservazione dei tessuti che tendono a danneggiarsi dopo un certo periodo di stesura. L'intervento restituirà la Sala dei Duecento alla fruizione museale, mantenendo nel contempo la storica funzione di sede del consiglio comunale, grazie alla tecnologia impiegata che ha in pratica trasformato lo spazio in una enorme teca da museo al cui interno possono convivere persone ed opere d’arte.

 "Si tratta di un evento di portata storica per Firenze e per l'Italia - ha dichiarato il sindaco Nardella - in questa sala, che ha visto passare la storia pubblica della città, presentiamo oggi non solo il progetto che integra l'allestimento istituzionale con il percorso museale ma grazie alla collaborazione decisiva del Quirinale e alla disponibilità personale del presidente Sergio Mattarella, possiamo annunciare la decisione di custodire i 20 arazzi delle storie di Giuseppe Ebreo a Firenze al fine di consentirne un'esposizione permanente a rotazione dove originariamente Cosimo dei Medici aveva voluto che fossero esposti". "Ritorniamo in chiave filologica all'origine della storia di questo patrimonio culturale - ha continuato il sindaco - ringrazio sentitamente il presidente della Repubblica e il Ministero dei Beni culturali. Nelle prossime settimane metteremo a punto le modalità con cui custodire ed esporre questa collezione di arazzi che non esito a definire tra le più importanti al mondo". 

Gli arazzi del '500 nel Salone dei Duecento

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