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Cronaca Porta a Prato

Tentato omicidio della moglie nel bar Curtatone: marito condannato a 7 anni

Il marito è stato condannato a sette anni di reclusione dopo aver colpito la moglie con 15 coltellate. L'uomo raggiunse la donna sul posto di lavoro. Il 34enne lavorava come dipendente pubblico

Ieri il tribunale di Firenze ha condannato a sette anni e otto mesi di reclusione un 34enne di Campi Bisenzio che nel maggio dello scorso anno tentò di uccidere la moglie nel bagno del bar Curtatone nei pressi di Porta a Prato. Il processo si è svolto con rito abbreviato. Dopo la violenza l’uomo, che all’epoca lavorava come dipendente comunale, si costituì ai carabinieri.

La brutale aggressione, quindici coltellate inferte su addome, collo e schiena, sarebbe scaturita dal fatto che la moglie, 40enne di Prato, aveva deciso di lasciare il partner dopo esser stata picchiata più e più volte. Non mancarono le minacce si morte tanto che la vittima, seguita da un centro di ascolto e accoglienza per donne vittime di violenza e maltrattamenti, aveva per deciso di tornare a vivere dai genitori.

In base a quanto ricostruito, da anni la picchiava - arrivò a romperle il setto nasale - e minacciava: un giorno le bucò le ruote dell'auto. Per questo, dopo alcuni anni, nel dicembre 2011 la moglie decise di lasciarlo. Questo non fermò l'uomo, che, mosso anche dalla gelosia, continuò a minacciarla, fino alla lite scoppiata a maggio 2012 e finita con il tentato omicidio. Il tribunale ha imposto all’uomo anche un risarcimento di 30mila euro.

 

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