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Cronaca

Concorsopoli. Chiusa l'inchiesta, in 22 a rischio processo: "totale dispregio della meritocrazia"

Accusati a vario titolo di corruzione, atti contrari ai doveri d'ufficio e associazione a delinquere

La procura di Firenze ha chiuso l'inchiesta "Concorsopoli", la maxi indagine avviata tre anni fa sulla presunta spartizione pilotata di cattedre universitarie fiorentine.

Tra i 22 indagati che hanno ricevuto l'avviso di conclusione indagini ci sono nomi eccellenti, tra cui gli ex vertici dell'ateneo e i direttori generali delle maggiori aziende ospedaliere universitarie della Toscana - Careggi e Meyer - nonché una raffica di cattedre che, secondo l'accusa, sarebbero state assegnate a vincitori prestabiliti.

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Ben tredici, in totale, le procedure finite nel mirino dei pm Luca Tescaroli e Antonino Nastasi che hanno condotto le indagini. 

Gli indagati

Come ricostruisce l'edizione odierna de La Nazione, sono accusati di corruzione per l'esercizio della funzione i due ex direttori generali di Careggi, Monica Calamai (oggi alla Asl di Ferrara) e il suo successore Rocco Damone ('licenziato' dal governatore Eugenio Giani pochi giorni fa e sostituito con Daniela Matarrese), assieme a Dei, Bechi ed Adriano Peris.

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Sarebbe quest'ultimo, il beneficiario del titolo di professore straordinario, suggellato da un accordo che prevedeva anche la concessione di una posizione all"'opposizione", rappresentata da Angelo Raffaele De Gaudio. Dei e Bechi, inoltre, avrebbero commesso un atto contrario ai doveri d'ufficio accettando la nomina di Peris (che però non andò in porto) e la contropartita, una cattedra di associato.

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Sono 13, come detto, i concorsi nel mirino della procura. Quello del "doppio" associato di chirurgia plastica (indagati Dei, Alessandro Innocenti e Lorenzo Borgognoni); la cattedra di ordinario di pediatria generale al Meyer - riporta ancora La Nazione - scambiata con un posto da ricercatore (indagati Zanobini, Paolo Bonanni e Chiara Azzari); la cattedra di ordinario di oncologa medica (indagati Zanobini, Poggesi, Bechi, Carini, Dei e il vincitore Massimo Dominici); l'associato di neurochirurgia (indagati Zanobini, Bechi, Carini, Dei e il vincitore Flavio Giordano); l'associato di urologia del Meyer (indagati Dei, Zanobini, Carini e il vincitore Lorenzo Masieri); l'associato di chirurgia pediatrica (indagati Dei, Bechi, Zanobini, Carini, Messineo e il vincitore Antonino Morabito); l'associato di urologia (indagati Dei, Zanobini, Carini, Morabito e Francesco Morini); la cattedra di associato e ordinario a neurochirurgia (indagati Dei, Calamai e Damone); l'ordinario di urologia (vinto da Andrea Minervini, indagati Dei e Carini); l'associato di malattia dell'apparato locomotore (indagati Dei, Bechi, Zanobini e il vincitore Giovanni Beltrami); l'associato di malattie odontostomatologiche (indagati Poggesi e il vincitore Francesco Cairo). Infine, l'associato di anestesiologia, per cui sono indagati con il vincitore Zaccaria Ricci, Zanobini e De Gaudio.

Associazione a delinquere

Per quattro indagati si ipotizza anche la (presunta) associazione per delinquere. Si tratta dell'ex rettore Luigi Dei, l'ex prorettore Paolo Bechi, il dg del Meyer Alberto Zanobini - recentemente interdetto per tre mesi dal gip - e l'urologo Marco Carini, i quali avrebbero pilotato le cattedre al pediatrico "in aderenza a un condiviso intento di gestione preordinata della res publica in totale dispregio della normativa di settore e dei principi di meritocrazia e di perseguimento delle finalità istituzionali proprie degli atenei universitari e delle direzioni generali della aziende ospedaliere universitarie".
 

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