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Cronaca

Il Comune di Firenze non sarà parte civile nel processo di Castello

Il tribunale ha respinto la richiesta di Palazzo Vecchio di costituirsi parte civile nel processo che vede imputati due ex assessori comunali. La domanda del Comune presenterebbe degli "errori formali"

Il Comune di Firenze non sarà parte civile nel processo sul caso Castello: il tribunale ha deciso di respingere la richiesta di Palazzo Vecchio. Il procedimento legale vede imputati oltre all’imprenditore S.L gli ex assessori comunali G.B. e G.C.
Il presidente ha fissato un calendario fitto di udienze fino al 29 febbraio, quando il processo dovrebbe essere alle battute finali. Riguardo la costituzione di parte civile, secondo i giudici la richiesta del Comune presenta degli errori formali.

 Il tribunale ha rigettato anche l'analoga richiesta dell'Assoconsumatori, accogliendo quelle della Provincia e dell'Ordine degli architetti. Il tribunale ha poi respinto l'accordo informale fra pm e Cioni per abbreviare i tempi del processo: di fatto, ci sarebbe stato uno stralcio della posizione dell'ex assessore. Alla luce del calendario di udienze, la difesa di Cioni si è comunque detta soddisfatta.
Gli imputati sono sette. Tra i reati contestati, a vario titolo, il concorso in corruzione e l'abuso d'ufficio. Fra l'altro, l'accusa ipotizza che l'interesse pubblico sia stato sacrificato in favore di quello della proprietà dell'area, che sarebbe stata interessata a ottenere il maggior numero di permessi a costruire. Prossima udienza il 26 settembre.

 

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