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Cronaca

Movimento per la Casa al Comune: “Chiedere il blocco degli sfratti”

Ieri la manifestazione del Movimento Lotta per la Casa: in piazza molti rifugiati politici. Il corteo da Piazza dell'Indipendenza è arrivato fino a "Terra Futura" per loro che non hanno neanche un "presente"

Vengono dall’Africa. Alcuni sono somali, altri eritrei ed etiopi. Ieri erano tutti insieme in piazza dell’Indipendenza per far capire che loro ci sono e che i provvedimenti in materia di casa fino a questo momento non bastano.
In primis, per loro lo status di clandestino salta a piè pari in quanto godono dei diritti di rifugiati politici. Abdullah, giovane ventenne somalo – racconta con un sorriso stampato e tristi occhi color nocciola –“noi siamo rifugiati, che dobbiamo fare? Aiutateci”.
Un corteo fino alla Fortezza da Basso dove in questi giorni c’è Terra Futura, manifestazione dove si presentano proposte ambientaliste, ma i rifugiati si preoccupano più della Terra “presente”.

“Emergenza casa, gli sgomberi e la questione dei richiedenti asilo ... per queste questioni non c’è nessun segnale d’apertura da parte delle istituzioni anzi... – racconta l’organizzatore Lorenzo Bargellini – c’è uno sfratto al giorno!“ e ancora “La morosità è sintomo di una crisi infinita, abbiamo una marea di gente negli stabili occupati. Gli sfrattati sono italiani e stranieri”.
Chi di più?
“La maggioranza sono italiani. Le risposte che dà il Comune sono inadeguate: un primo passo sarebbe quello di bloccare gli sfratti per un anno. Il Comune potrebbe chiederlo al Governo dichiarando lo stato di emergenza abitativa. Solo i più fortunati – conclude Bargellini – riescono ad ottenere la casa popolare”.

 

Manifestazione per la casa ai rifugiati



Del Consiglio Comunale non c’è quasi nessuno. Il presidente Giani, raggiunto alla manifestazione simultanea per il compleanno della Polizia, dice di non aver ricevuto nessun invito. Non manca però il consigliere Tommaso Grassi: “E’ un problema che esiste e va riproposto all’attenzione pubblica. Non può essere completamente negato dall’amministrazione”.
Che può fare il Comune?
Il Comune può fare e deve fare, queste sono persone che hanno diritto all’asilo, rifugiati politici.
Si potrebbe dire che il Comune non tutela i rifugiati politici?
No. Diciamo che ha messo un blocco numerico. Crediamo si possa fare qualcosa di più con le istituzioni superiori: i progetti di adesso si possono ampliare. Da oggi in poi presenteremo delle mozioni in Consiglio.
La Provincia e la Regione ci possono entrare?
“Ampiamente …”

Intanto il corteo va avanti con suoni etnici. Donne corpulente cantano le canzoni di quei paesi lontani per chi oggi aspetta di avere un presente davanti a quella “Terra Futura”.
 

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