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Cronaca

Il Comune annulla il bando per fotografo senza compenso

Dopo la pubblicazione dell'avviso online Palazzo Vecchio fa dietrofront e ritira l'annuncio per il fotografo professionista che avrebbe dovuto seguire gratuitamente le manifestazioni popolari della città

“L’Amministrazione comunica che è annullato il bando per la nomina del fotografo ufficiale delle tradizioni popolari pubblicato sulla rete civica del Comune venerdì scorso”, si legge in una nota diffusa ieri sera da Palazzo Vecchio. L'amministrazione comunale ritira così l'avviso in cui cercava un fotografo professionista che avrebbe dovuto seguire i principali eventi cittadini senza compenso.

Secondo il bando, infatti, questa figura sarebbe stata inquadrata "senza alcun costo a carico dell’Amministrazione comunale" e avrebbe dovuto documentare i principali eventi e manifestazioni relative alle Tradizioni Popolari Fiorentine, come lo Scoppio del Carro e il Torneo di San Giovanni. Il compenso? La possibilità di inserire nel proprio C.V. la qualifica di “Fotografo Ufficiale eventi Tradizioni Popolari Fiorentine”, e il libero accesso a tutte le manifestazioni della città, oltre che a due biglietti omaggio per le partite del Calcio Storico

Un avviso che ha suscitato numerose polemiche, tra cui una petizione online per l'annullamento del bando lanciata dalla fotografa fiorentina Valentina Cipriani e un'aperta condanna da parte del consigliere comunale Tommaso Grassi (Frs), che ha annunciato di voler presentare un'interrogazione per il prossimo Consiglio comunale. "Che esca un bando per un fotografo ufficiale che possa seguire le partire del calcio storico e gli altri eventi organizzati dal Comune di Firenze nell'ambito delle tradizioni fiorentine non sarebbe una cattiva notizia ed anzi plaudiamo alla volontà di dotarsi di una figura professionale" -osserva il consigliere Grassi- "quello che contestiamo pesantemente, non condividendo la scelta, e sulla quale la prossima settimana porteremo una interrogazione in Consiglio comunale riguarda la scelta di non pagare il lavoro professionale del fotografo."

"Il bando del Comune assomiglia più ad un annuncio del tipo 'AAA Cercasi gratis professionista con partita Iva' -scrive ancora Grassi- cosa è? La nuova frontiera del Comune? Si dirà in difesa che potrà vendere le foto fatte in esclusiva ma anche su queato ci uniamo al coro sollevato da molti sui social di indignazione perché la vendita e l'uso a fini commerciali potrà avvenire solo dietro autorizzazione dell'amministrazione in via discrezionale. Significa che l'autorizzazione verrà concessa o negata in base alla simpatia? Oppure verranno usati criteri oggettivi?"

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