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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ambulanti, più difficile il subaffitto: "No alla speculazione"

La Regione approva nuove norme, Ciuoffo: "Tuteliamo chi effettivamente esercita l'attività"

Diventa più difficile il subaffitto degli spazi per l'attività di vendita da parte degli ambulanti. La Toscana ha infatti recepito ieri il documento approvato ad agosto dalla Conferenza delle Regioni, che stabilisce le linee interpretative e applicative relative alle procedure di selezione per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche, ossia le concessioni di suolo pubblico per l'esercizio del commercio. Le concessioni attuali per gli ambulanti scadono nel 2017.

Il documento approvato dalla Regione punta a fare chiarezza sugli elementi maggiormente critici dell'intesa siglata dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2012 in recepimento della direttiva sui servizi, la cosiddetta Bolkestein.

Un punteggio preferenziale andrà al titolare dell'impresa, oppure colui che, avendola concessa in affitto, ne sia ridiventato titolare prima della partecipazione alla selezione. Nel caso, invece, di un contratto di affitto ancora in essere al momento della partecipazione il punteggio sarà assegnato all'affittuario.

Il criterio di slezione terrà conto anche di anzianità di iscrizione alla camera di Commercio  e regolarità contributiva. A ciascun ambulante, nel medesimo mercato, potranno essere assegnate al massimo quattro posteggi (due per settore merceologico), se i posteggi sono meno di cento, sei (tre per settore merceologico), se superano i cento.

Viene inoltre proposto ai Comuni un criterio univoco per individuare il soggetto titolare della priorità legata all'anzianità di esercizio nel posteggio per il quale si concorre. Inoltre, per i partecipanti alle Fiere annuali verranno prese in considerazione le graduatorie degli ultimi cinque anni.

"Nell'applicazione della direttiva Bolkestein – spiega Stefano Ciuoffo, assessore alle attività produttive e al commercio –, questo accordo va nella direzione di offrire tutela agli ambulanti, cercando di contrastare pratiche speculative e garantire chi effettivamente esercita l'attività. Vogliamo difendere chi dimostra di gestire direttamente la propria impresa e contrastare il subaffitto". In Toscana sono oltre 14mila le licenze in vigore, con un settore cresciuto del 6,4% negli ultimi tre anni.

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