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Cronaca

Tav, spunta il testo della lettera Unesco: "Bocciata la politica fiorentina"

Il comitato NoTunnelTav diffonde il testo della lettera e chiede uno stop definitivo al tunnel sotto Firenze: "Sepolto da scandali e problemi tecnici"

"Viene finalmente alla luce la lettera dell'UNESCO al sindaco Dario Nardella e le preoccupazioni dell'autorevole istituzione per il patrimonio artistico e monumentale di Firenze". Lo annuncia il Comitato No Tunnel Tav di Firenze.

Nella lettera si "raccomanda che ulteriore documentazione, inclusi dettagli tecnici e valutazione dell’impatto che tutti i progetti delle infrastrutture possono avere sulla proprietà del Patrimonio o sui loro interventi risolutivi, sia sottomessa dalle autorità Italiane, appena possibile, in modo da poter valutare tali progetti in dettaglio".

Nella lettera poi l'Unesco suggerisce ale autorità italiane di "invitare consulenti in loco per permettere agli esperti di ICOMOS (la commissione tecnica dell'Unesco, ndr) di analizzare le misure di possibile mitigazione, con particolare riguardo a vibrazioni e allagamenti causate dalle costruzioni sotterranee".

Infine, la richiesta esplicita "alle autorità Italiane di presentare al World Heritage Centre tutta la documentazione richiesta e le informazioni che permetterebbero di valutare lo stato di conservazione dei siti sotto tutela".

"La 'maratona d'ascolto' proposta dal sindaco che è la solita farsa, le decisioni importante si prendono nei salotti dove le lobbies dominano incontrastate - prosegue il comitato -. Il testo della lettera è chiaro, si tratta di una bocciatura della politica fiorentina degli ultimi vent'anni".

"II tunnel è un progetto morto e sepolto da scandali e problemi tecnici", accusa il Comitato, che chiede di prendere in considerazione soluzioni alternative, come il pasaggio in superficie, e si impegna a fornire alla struttura tecnica dell'Unesco ulteriori analisi: "Invieremeo studi che mostrano un quadro ancora più grave di quanto sospettato nella lettera, dove non si citano i danni maggiori del 50% in caso di scavo con una sola fresa invece che con due, e l' 'effetto deriva', che provoca maggiori cedimenti del terreno in corrispondenza delle curve dei tunnel, come quella sotto i bastioni della Fortezza da Basso".

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