Chili e chili di polvere bianca che viaggiava nella notte stivata nei doppifondi dei loro suv. Questo quanto ha scoperto la settimana scorsa la guardia di finanza di Firenze effettuando due maxi - sequestri di cocaina, per un valore stimato in 10 milioni di euro, portando all’arresto di due cittadini albanesi e una romena.  

Le indagini sono partite da riscontri tra reddito e disponibilità di auto di lusso. Sono stati proprio i controlli su strada a permettere di scoprire i carichi di polvere bianca. Infatti entrambi i sequestri sono avvenuti durante alcuni controlli  fuori dai caselli di Firenze Impruneta. I militari hanno fermato due BMW X5 intestate a due cittadini albanesi residenti a Piacenza e Firenze.

I DOPPIFONDI DELLE AUTO PIENI DI COCAINA (VIDEO)

PRIMO - La prima auto era intestata ad un albanese di 30 anni, che dai riscontri è risultato essere percettore di un reddito molto basso. Incalzato dai finanzieri, il conducente ha mostrato imbarazzo e, seppure riferisse di provenire da Piacenza, all’interno del suv aveva un tagliando d’ingresso autostradale di Ventimiglia. I controlli sull’autovettura hanno permesso di individuare un doppiofondo all’interno dell’abitacolo dove erano nascosti dieci pani di cocaina dal peso di kg. 11.

SECONDO - Sulla seconda auto sono stati fermati un cittadino albanese di 43 anni e una romena di 31 anni. Il conducente, nonché intestatario dell'auto di lusso, è risultato avere precedenti in materia di stupefacenti e di non percepire redditi da circa tre anni. Per questo i finanzieri si sono insospettiti. Infatti all’interno di questa seconda autovettura è stata scoperta l’esistenza di un doppiofondo, al cui interno sono stati rinvenuti 11 blocchi di cocaina dal peso del peso complessivo di 12 chili.

I tre soggetti sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e portati nel carcere di Sollicciano. Oltre alla droga, sono state sequestrate le auto, quattro telefoni cellulari e 2mila euro in contanti. Il quantitativo di sostanza stupefacente avrebbe consentito il confezionamento di oltre 100.000 dosi per un guadagno di circa 10 milioni di euro. Per questo le fiamme gialle ritengono di aver messo le mani sui più grandi fornitori di droga sul mercato toscano.