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Cronaca Monticelli / Via Bronzino

Ucraina, il Circolo 25 Aprile apre le porte ai profughi: corsi di ballo, musica e tennis per i bimbi fuggiti dalla guerra

Tante attività per i bambini scappati dalla guerra: corsi gratuiti di ballo, di musica, di tennis. Un corso di italiano per le mamme dei bambini

Giovedì. Via Bronzino. Circolo 25 aprile. Sotto al gazebo del bar, due bimbe con le treccine sono impegnate in una partita a dama, mentre una nonna insegna alla nipotina i primi rudimenti degli scacchi. Altri ragazzini un po’ più grandi, al tavolo accanto, preferiscono una partita a carte di Uno. Intanto, sul prato del giardino, dei bambini – uno indossa una t-shirt di Donnarumma – si dribblano col pallone, sotto gli occhi delle mamme. Prove di normalità, per una trentina di ucraini – mamme e minori dai 4 ai 17 anni – che si sono ritrovati a dover abbandonare la propria casa a causa della guerra.

Tatiana, Dasha, Katia, Elisabetta, Valentina, Daniu, Liliana, Natalia, Julia, Ilya, Gleb: alcuni dei nomi dei rifugiati nella zona di Legnaia. Sono quasi tutti ospiti di amici e parenti che vivevano da tempo a Firenze. Le loro città di provenienza sono in particolare Lutsk, Kovel’, Chmel’nyc’kyj e Kiev, ma ci sono gruppi familiari anche di realtà meno conosciute. Sono arrivati nel capoluogo toscano verso la metà di marzo: "In molti tra il 17 e il 18", dice Elena, ucraina che da nove anni abita a Firenze e che fa da traduttrice: "Lavoro nel settore immobiliare, mi sono trasferita per amore – spiega lei – Ho chiesto a tutti i miei parenti di raggiungermi, ma nessuno vuole lasciare la sua casa, tutti vogliono aiutare. Allora mi impegno con chi arriva qui, per insegnare un po’ di italiano. I miei genitori stanno a Odessa e la preoccupazione è tanta. Se penso che mi sono sposata a Bucha…".

Il viaggio dei rifugiati è stato molto complesso: "Un tragitto di almeno tre giorni in auto, passando per la Polonia". In tanti hanno visto le proprie città sotto i bombardamenti: "Siamo scappati per proteggere i nostri figli". Tutti si stanno trovando bene a Firenze, anche se in pochi hanno potuto visitare il centro: "Sono stati impegnati con i documenti e poi con le sistemazioni abitative – spiega Elena – Ora stanno cercando attività per far distrarre i figli". E qui entra in gioco il circolo 25 aprile.

Se al mattino infatti i bambini, a parte due ragazzi iscritti in istituti italiani, seguono le lezioni online della scuola Ucraina ("Si erano già abituati durante il periodo di pandemia"), il pomeriggio le mamme hanno bisogno di spazi per farli divertire. Il circolo, fino alla fine dell’estate, ha offerto i suoi locali per una serie di attività gratuite, grazie al lavoro volontario delle persone coinvolte, spalmate in più giorni della settimana.

"Abbiamo pensato a corsi di ballo e di musica con l’associazione Paracadute di Icaro, oltre che di tennis", dice il consigliere del circolo Daniele Marseglia. Soprattutto la danza sembra attirare i bambini: "Con una predilezione per l’hip hop". Appena visti i campi in terra rossa, alcuni dei piccoli ucraini si sono incuriositi per la racchetta: "Dai 5-6 anni possono giocare tranquillamente", ha spiegato un istruttore sul posto. Per le mamme – ma i corsi sono aperti anche ai minorenni – ecco invece le lezioni di italiano, sempre gratuite, della "maestra" Elena. La giornata di giovedì è stata anche l’occasione per una merenda offerta dal circolo. Presente per le istituzioni, il presidente di Q4 Mirko Dormentoni: "Questa è un’altra dimostrazione di accoglienza del quartiere. Il circolo è stato tra i primi a dare disponibilità per il tempo libero, così come ha fatto l’ateneo musicale di Ponte a Greve". Le prime lezioni inizieranno la prossima settimana.

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