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Cronaca

I cinesi si prendono l'agricoltura: ecco come coltivano nell'illegalità

La denuncia di Donzelli (FdI): "Vivono in baracche in mezzo ai campi". Rischi per la sicurezza alimentare, allarme concorrenza sleale

Rischi alimentari, concorrenza sleale, illegalità, pericolo per l’incolumità delle persone. Sono le pesanti denunce emerse stamani dal sopralluogo del candidato a governatore di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli a Sant’Angelo a Lecore (Firenze): in quella zona come in molte altre fra Firenze e Prato, grandi porzioni di terreni vengono coltivate da agricoltori cinesi. "Qui la gente vive e lavora in condizioni estreme - sottolinea Donzelli - i vestiti sono appesi ad asciugare sopra le piante di insalata, mentre gli alloggi sono ricavati da cassoni di camion ricoperti da teli, impianti elettrici fatiscenti e impianti di irrigazione che pescano l’acqua da canali di scolo”.

“C’è un grosso problema legato alla sicurezza alimentare – spiega ancora Donzelli – perché non sappiamo su quali tavole finiscono i prodotti coltivati senza alcuna garanzia sui procedimenti, ma anche la concorrenza sleale nei confronti degli agricoltori toscani che guadagnano molto meno pur di continuare a rispettare le regole. Segnaleremo all’Arpat, all’Asl e alla Questura le numerose irregolarità che abbiamo trovato, perché intervengano al più presto, così come alla politica la necessità di affrontare questa situazione: le istituzioni hanno completamente abbandonato questi territori”.

Gli agricoltori cinesi nell'illegalità

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