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Cronaca

Cibi avariati in mense e ospedali: cinque arresti / VIDEO

Sono accusati di truffa ai danni di Enti pubblici, pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e falso. Altri 19 risultano indagati

Carni rosse avariate destinate a scuole elementari e mense ospedaliere per arrivare fin dentro ai piatti degli uomini dell'Esercito e dell'Aeronautica. Merci che finivano in Toscana (tra le stazioni appaltanti figurano anche l'azienda ospedaliera di Careggi e alcune mense dei comuni di Borgo San Lorenzo, Calenzano, Montelupo e Dicomano) per arrivare anche in altre regioni come Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto. E, nel caso delle strutture militari, toccavano il Libano e Gibuti. La scoperta è stata effettuata dai carabinieri del Nas che hanno messo ai domiciliari cinque persone, quattro imparentate tra loro, più un commercialista, indagandone altre 19. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Enti Pubblici, pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e falso.

I militari dell'Arma stavano indagando già da 2016 sull'azienda pistoiese, attiva nel mondo delle forniture già dagli anni Novanta, e che solo lo scorso anno si è aggiudicata appalti per circa 6 milioni di euro. L'azienda si era aggiudicata gli appalti con il criterio dell'offerta economica più vantaggiosa. Cioè puntando sul miglior rapporto qualità-prezzo. I militari hanno però scoperto che parte dei carichi di carni proveniva dall'estero, da Irlanda e Polonia, con un prezzo ridotto rispetto a quelle italiane che erano state inserite nei capitolati del bando di gara. Mentre quelle del territorio, vendute come filiera corta, erano capi vecchi. Fattore, quello dell'età avanzata, che contribuiva ad abbassare il prezzo.

Da quanto è stato accertato, a volte i tagli di carne venduti non erano quelli ordinati dalle stazioni appaltanti. Oppure le date di scadenza di carni suine, bovine e di salumi venivano prolungate. Addirittura le etichette riuscivano a "trasformare" il pollo in tacchino. E nei casi in cui chi riceveva le carni si fosse lamentato per l'odore di "passato", il prodotto veniva ritirato e dirottato su altri per non perdere l'affare. 

A seguito dell'ingerimento dei prodotti non sarebbero stati registrati malori - le carni a volte sono state trovate con intorno mosche e con elevatissime cariche batteriche - sebbene questo non tolga che fossero potenzialmente pericolosi se assunti in maniera costante. I militari hanno riscontrato irregolarità anche sui latticini: è stata trovata della mozzarella con macchie bluastre. Sequestrati anche contanti per 320mila euro. 

LE CARNI TROVATE DAL NAS / VIDEO/

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