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Cronaca Novoli

Novoli: dopo tre anni chiuso in anticipo il campo rom dell’Olmatello

Lunedì verrà chiuso in via definitiva il campo rom dell'Olmatello. Il processo di superamento del campo partì nel 2009. I nuclei verranno seguiti nel percorso d'integrazione

Sono iniziate lunedì scorso le operazioni per la chiusura del campo rom dell’Olmatello che si concluderanno il 9 luglio con gli interventi di bonifica e sistemazione dell’area. Si tratta della conclusione del processo di superamento del campo avviato nel 2009 quando si trovavano all’interno dell’insediamento circa 140 persone, ed entrato nella fase operativa l’anno scorso per concludersi adesso con la fuoriuscita delle ultime famiglie presenti.

“Questo intervento si inserisce perfettamente nella linea adottata da questa Amministrazione per quanto riguarda le occupazioni e gli sgomberi – dichiara l’assessore al welfare Stefania Saccardi –: massimo rigore nel rispetto delle regole e massima attenzione ai diritti e ai bisogni della persone, soprattutto quelle più deboli come le famiglie con bambini. Nessun intervento di polizia, ma percorsi di accoglienza e di integrazione senza procedure privilegiate. Il che vuol dire anche superamento dell’assistenzialismo puro per favorire percorsi di autonomia nei quali ciascuno deve fare la sua parte e parteciparvi attivamente”.
Il percorso di superamento e chiusura del campo è il risultato di una positiva collaborazione tra l’Amministrazione comunale (direzioni servizi sociali, patrimonio e servizi tecnici), il Quartiere 5, il comitato di gestione e la cooperativa sociale “Il Cenacolo”.

Nel periodo gennaio-giugno 2012 i nuclei rom coinvolti nel processo di superamento e seguiti dai servizi sociali e dalla cooperativa sono stati 13 per un totale di 54 persone, di cui 23 minori. Per ogni nucleo è stato attivato un percorso di autonomia. In dettaglio: quattro famiglie (15 persone) sono risultate assegnatarie di alloggi Erp secondo la graduatoria ordinaria; due nuclei familiari (8 persone) sono stati accolti in strutture della cooperativa in attesa di assegnazione di alloggio Erp, sempre sulla base della graduatoria ordinaria; quattro famiglie (14 persone) sono entrate nel circuito ordinario di accoglienza coordinato dalla Asp Montedomini con la collaborazione di associazioni del Terzo Settore; due nuclei familiari (11 persone) hanno trovato la casa sul libero mercato; una famiglia (6 persone) è stata accolta, in qualità di rifugiati politici, al Centro Paci.

“Il campo rom è stato chiuso, è bene ricordarlo, senza ricorrere a percorsi privilegiati come era la previsione del ‘villaggio’ di via Lorenzini – sottolinea l’assessore Saccardi – . Quel progetto, che avrebbe visto la realizzazione di un insediamento solo funzionale ai rom dell’Olmatello, è stato immediatamente abbandonato da questa Amministrazione. È stata una grande operazione in sinergia con tanti soggetti e conclusa senza l’intervento delle forze dell’ordine. Voglio per questo ringraziare il presidente del Quartiere 5 Federico Gianassi e il comitato di gestione, senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile, gli operatori sociali e la cooperativa Il Cenacolo oltre a tutti i miei collaboratori della direzione servizi sociali. La chiusura del campo rom era prevista nei programmi dell’Amministrazione entro il 2014 e siamo riusciti nell’obiettivo con un anno e mezzo di anticipo, senza alcuna tensione sociale, senza percorsi privilegiati e nel rispetto totale delle regole e delle graduatorie in essere”.

Tutti i nuclei sono stati seguiti e continueranno ad essere monitorati sotto il profilo del sostegno e dell’avvio al lavoro, della conclusione dei percorsi di integrazione, dell’aiuto nella gestione dei minori e nel percorso di integrazione sociale. “Si chiude un’esperienza nata per essere temporanea – aggiunge il presidente Gianassi – garantendo minori costi per l’Amministrazione e una prospettiva a tutti i presenti nel campo rom, senza privilegi né discriminazioni”.
 

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