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Cronaca

Osmannoro, chiude La Rotonda: addio a 60 anni di storia dell'auto a Firenze

Il 19 agosto chiude La Rotonda che impiegava 43 lavoratori. Appello unitario dei sindacati all'imprenditoria fiorentina perché parte le competenze dell'azienda non vadano perse

Addio a 60 anni di storia dell'Auto di Firenze, chiude lo storico concessionario Mercedes-Benz La Rotonda. L'azienda impiegava 43 lavoratori, oggi a casa, una parte consistente senza ammortizzatori sociali. Oltre alla prestigiosa sede all'Osmannoro vicino a polo ferroviario, l'azienda aveva sedi anche in Via Giotto a Firenze e a Calenzano.

L'ultimo giorno sarà il 19 agosto dopodiché tutti i lavoratori saranno licenziati. Per alcuni sarà veramente una situazione drammatica poiché avendo il contratto del commercio non potranno accedere agli ammortizzatori sociali.

Due settimane fa, nonostante i numerosi sforzi dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali del commercio e dei metalmeccanici, la proprietà ha portato i libri in tribunale, ad oggi, all'orizzonte non si vedono possibilità di ripresa. LA CONCESSIONARIA IN LIQUIDAZIONE

La storica azienda nasce negli anni '50 come concessionaria Ferrari, e nel 1960 c'è l'unione con la Mercedes-Benz che è proseguito fino al 10 di Luglio.

Nel 2008 Auto La Rotonda viene rilevata da due imprenditori del settore Stefano Foschi, amministratore del Gruppo Centralmotor di Terni, e Francesco Maldarizzi amministratore del Gruppo Maldarizzi S.r.l di Bari.

Un cambio di gestione che doveva portare tranquillità ai lavoratori ed all'azienda visto il comprovato background dei due imprenditori nel settore che vedeva le loro aziende tra le prime 50 realtà nel panorama automobilistico italiano.

La tranquillità è durata solo pochi anni perchè poi nel 2012 si sono manifestate le prime avvisaglie di crisi che hanno costretto i lavoratori e le parti sociali a sottoscrivere un accordo difensivo che riduceva il costo del lavoro da un minimo del 15% a un massimo del 30%, attraverso una riduzione degli stipendi per un periodo di 18 mesi e la restituzione di tali importi doveva iniziare da Gennaio 2014. Un'operazione che ha raggiunto l'obiettivo quello di tenere la linea di galleggiamento dell'azienda.

Tentativo vanificato dagli eventi di maggio, quando le vicende di uno dei due soci ha travolto tutta l'azienda costringendo a chiedere il concordato.

“Al tavolo dell’Unità di Crisi istituito in Provincia – sottolineano congiuntamente tutte le organizzazioni sindacali - abbiamo richiesto l’intervento di Mercedes Benz, che ha risposto di non essere in grado di intervenire, dato che ha un rapporto di tipo commerciale con la proprietà di Rotonda. A questo punto lanciamo un appello all’imprenditoria fiorentina che vuole rilevare l’attività prendendo in considerazione le professionalità presenti in Rotonda”.

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