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Cronaca

I segreti della Chiesa sull’Autostrada del Sole

Impossibile non notarla quando ci troviamo nei pressi del casello di Firenze Nord. Ecco la storia di una delle opere più famose di Giovanni Michelucci, meglio nota come "la chiesa dell'autostrada"

Dedicata al patrono di Firenze San Giovanni Battista, questo curioso edificio si trova nei pressi del casello "Firenze Nord" dell'A1, precisamente nel comune di Campi Bisenzio. La società che aveva realizzato l’Autosole decise di edificare una chiesa lungo la strada proprio per commemorare i numerosi lavoratori che avevano perso la vita nella costruzione di questa lunghissima arteria autostradale. 

L’incarico venne affidato all’architetto pistoiese Giovanni Michelucci, già autore della Stazione Ferroviaria di Santa Maria Novella, che con questo edificio realizzò una delle opere architettoniche italiane più importanti degli anni ‘60. Consacrata nel 1964, la chiesa di San Giovanni Battista si articola su una superficie coperta di 3.500 metri quadri, raggiungendo un’altezza massima pari a 26 metri. La peculiare forma, assolutamente dinamica e fuori dagli schemi tradizionali, ricorda quella di una tenda: qualcosa di temporaneo dunque, che evoca il tema del viaggio, inteso come percorso fisico ma anche e soprattutto spirituale. 

Nelle intenzioni stesse dell’architetto infatti l’edificio altro non è che un riparo, un luogo di accoglienza per viaggiatori di ogni razza e religione, a cui la chiesa è pronta a dare asilo e conforto: “Mi sono reso conto che una tale costruzione - dichiarò lo stesso Michelucci- avrebbe potuto costituire, per se stessa, un luogo d’incontro tra uomini di ogni paese quando, provenuti da ogni parte del continente, percorse le nostre autostrade, sostano per una tappa quasi sempre inevitabile e necessaria, a Firenze”.

Le strutture a vista sono in cemento bianco di Sardegna, il tetto è coperto di rame di colore verde all’esterno e biondo nella parte interna, mentre il basamento è composto da bozze di pietra interamente scalpellate a mano. Nel suggestivo interno si trovano 10 bassorilievi in bronzo dedicati ai Santi Patroni delle principali città italiane che l’A1 attraversa, e tutto lo spazio è animato da una schiera di pilastri albero in cemento. 

Il tema ispiratore del viaggio ritorna anche nelle opere custodite all’interno dell’edificio, quali ad esempio il viaggio dei Re Magi o ancora l’attraversamento del Mar Rosso. Oltre al Battistero dalla forma circolare, raggiungibile percorrendo la galleria battesimale, la struttura comprende anche due piccoli giardini di ulivi, dando vita ad un “bellissimo insieme di luce, struttura e spazio”, come definì l’opera di Michelucci lo stesso Robert Venturi, celebre architetto statunitense. 

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