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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Greve in Chianti

Longevità, Chianti come elisir di lunga vita 

Concluso uno studio americano durato quindici anni sulla longevità nel Chianti. La ricerca ha avuto come protagonisti i cittadini anziani di Greve e Bagno a Ripoli

Il segreto della longevità? E’ nel Chianti. Infatti la ricetta del buon invecchiamento sulle colline toscane è composto da: ambiente, cibo, dieta mediterranea e consumo delle produzioni locali, mettendo in pole position l'olio extravergine di oliva. Un mix perfetto che fa andare di pari passo qualità della via e prolungamento della sua durata media. Insomma se si mangia in modo genuino, come nelle terre della tradizione toscana, si vive più a lungo. A rivelare i segreti dell'elisir di lunga vita è il progetto “InChianti”, diventato uno degli studi più significativi al mondo sull’invecchiamento e sostenuto dal National Institute of Aging di Bethesda negli Stati Uniti. La qualità della vita e dell’alimentazione sono alla base della longevità. E' questo uno dei dati più rilevanti emersi da quindici anni di attività e studi portati avanti da un'equipe di medici e studiosi italiani e americani. Il progetto ha coinvolto complessivamente circa 1500 anziani residenti nei Comuni di Greve in Chianti e Bagno a Ripoli, intervistati, sottoposti a visite mediche, controlli e percorsi di screening.

Ideata e promossa dal gerontologo Luigi Ferrucci, la ricerca ha analizzato i processi di invecchiamento della popolazione residente nel Chianti, considerata a livello mondiale terra del buon vivere. “Il valore di questo progetto - commenta il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani - è ampio e mirato in quanto approfondisce dal punto di vista scientifico i dati riguardanti la longevità degli abitanti, parametro che risulta superiore a quella di altre zone d’Italia e d’Europa”. Un modello virtuoso legato anche ai livelli raggiunti nel Chianti sul piano della qualità della vita, dell'aria e dell’alimentazione incentrata sulla dieta mediterranea e sul consumo di olio di oliva che tutela l'organismo dall'insorgere di molte patologie relative all’età avanzata.

“I dati emersi dallo studio – conclude il sindaco - ci invitano a promuovere la produzione di prodotti naturali e a coinvolgere le aziende del nostro territorio, che già mostrano una spiccata sensibilità, a muoversi in tale direzione, il mio ringraziamento va alla responsabile del progetto, la dottoressa Stefania Bandinelli e al suo staff, al National Institute of Aging di Bethesda che ha finanziato integralmente il progetto e all'Azienda Sanitaria Fiorentina per la preziosa collaborazione”. 

  

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