Chianti: multe fino a 200 euro ai clienti delle prostitute
Ordinanza congiunta tra i comuni di San Casciano, Greve e Impruneta: “Sanzioniamo i clienti, non le ragazze ridotte in schiavitù”
E' in vigore da ieri, sabato 10 giugno, l'ordinanza per il contrasto del fenomeno della prostituzione firmata congiuntamente dai sindaci dei comuni del Chianti di San Casciano, Greve e Impruneta.
L'ordinanza dispone il divieto di contrattare e concordare prestazioni sessuali a pagamento in luoghi pubblici e aperti al pubblico e si applica anche nei casi in cui gli automobilisti “assumono un comportamento che appare finalizzato a richiedere prestazioni sessuali o informazioni di tale natura alle persone che esercitano la prostituzione”.
L'ordinanza, elaborata in forma congiunta, include un programma che prevede controlli trasversali nelle aree interessate, attraverso la collaborazione tra forze dell'ordine, polizia municipale e Alia (l'ex Quadrifoglio), il gestore del servizio di raccolta dei rifiuti.
“L'obiettivo - affermano i sindaci Massimiliano Pescini, Paolo Sottani e Alessio Calamandrei -, è contrastare l'attività di meretricio e lo sfruttamento delle ragazze minorenni, ostacolare interessi criminali e prevenire atti e comportamenti illeciti”.
Il fenomeno, nel Chianti, è particolarmente diffuso sulle diramazioni della provinciale per Impruneta e Mercatale e la Strada Provinciale Traversa del Ferrone. In tali aree Alia interviene spesso per la rimuovere materassi, cuscini, coperte e altro, usati da clienti e prostitute, spesso giovanissime di origine africana.
I divieti e le relative sanzioni, sottolineano i sindaci, valgono non per coloro che esercitano la prostituzione, ma per i clienti: “Dobbiamo contrastare chi chiede la prestazione e non chi la eroga, donne e ragazze, sovente minorenni, accomunate da una condizione di evidenza costrizione se non di vera e propria riduzione di schiavitù”. L'ordinanza, in vigore fino al prossimo 31 dicembre, prevede per i clienti delle prostitute multe fino a 200 euro.
