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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Centro: traffico di Rolex, ori e reperti archeologici 

Commerciante finisce agli arresti domiciliari indagato per ricettazione. Oltre trecento preziosi di dubbia provenienza 

Mezzo milione di euro in preziosi di sospetta provenienza sono stati sequestrati nei giorni scorsi dalla polizia di Stato nel corso di un’operazione a seguito della quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari per un 77enne di origini campane. 

Gli uomini del commissariato di San Giovanni e della squadra mobile da qualche tempo stavano indagando su alcuni movimenti sospetti che gravitavano intorno ad un’attività di compravendita di oro e preziosi intestata alla moglie dell’indagato ma di fatto - secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - amministrata proprio dall’uomo finito ai domiciliari.

Andando avanti con le indagini e gli appostamenti, i sospetti dei poliziotti sono diventati sempre più fondati. In un’occasione gli agenti avrebbero assistito anche ad un fatto insolito: dopo l’arrivo e l’entrata nel negozio di un soggetto con valigia al seguito, la saracinesca sarebbe stata subito abbassata. La Polizia è voluta andare a fondo nella vicenda e, poco dopo, proprio lo stesso uomo con la valigia (residente peraltro all’estero) è stato fermato in un’altra circostanza e trovato in possesso di 27mila euro e 6.900 dollari in contanti; denaro che gli inquirenti ritengono verosimilmente riconducibile all’attività di ricettazione intorno alla quale si è sviluppata tutta l’inchiesta.

Sempre nell’ambito della stessa indagine, lo scorso settembre i poliziotti hanno anche accertato che una terza persona aveva venduto al 77enne argenteria ed oggetti in oro, risultati poi rubati durante un colpo in villa messo a segno qualche mese fa a Fiesole.

Nei giorni scorsi, la polizia ha così chiuso il cerchio e perquisito il negozio nel centro di Firenze, oltre alla casa dell’indagato nel Comune di Bagno a Ripoli. Gli agenti hanno recuperato quello che può essere definito un vero e proprio “tesoretto” costituito da orologi di lusso (tra cui Rolex, Cartier e Breitling), gioielli, ma anche altri oggetti preziosi e ricercati, tra i quali spiccano alcuni reperti di probabile provenienza archeologica. Trecento pezzi in tutto.

Ad avvallare i sospetti sulla provenienza illecita di quanto recuperato, anche il fatto che nell’esercizio commerciale di compravendita di oro e preziosi gli inquirenti non avrebbero al momento riscontrato alcun registro di carico e scarico della merce ad oggi posta sotto sequestro, il cui valore - secondo una prima stima - potrebbe aggirarsi intorno al mezzo milione di euro.

L’uomo, ritenuto di fatto l’amministratore dell’attività commerciale, è stato subito denunciato per ricettazione ma, pochi giorni dopo il blitz, per lui le cose si sarebbero ulteriormente complicate. Il 77enne è stato infatti fermato mentre si stava allontanando in auto dalla sua abitazione.

Date le circostanze la polizia ha ritenuto verosimile il pericolo di fuga dell’indagato, sottoponendolo a fermo di indiziato di delitto, sempre nell’ambito della medesima inchiesta. All’esito dei riscontri investigativi, il gip, evidenziando il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

La polizia è ora a lavoro per cercare di risalire alla provenienza degli oggetti sequestrati nel corso dell’attività.

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