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Sabato, 20 Aprile 2024

Catturato in Spagna il latitante Mario Palamara, il super broker della 'ndrangheta al porto di Livorno / VIDEO

Grazie a un'inchiesta della Dda fiorentina e di quella di Catanzaro. Bloccato mentre andava tranquillamente in bici nel paesino spagnolo

Il super latitante Mario Palamara, 53 anni, originario di Africo (RC) e considerato dagli inquirenti tra i più pericolosi ricercati d’Italia nonchè il 'dominus' della droga al porto di Livorno è stato arrestato in Spagna, a Fuengirola (Malaga). Radicato in Toscana e operativo nella città labronica, Palamara, detto "Benito", è ritenuto uno dei maggiori broker per conto della ‘ndrangheta (in particolare delle 'ndrine Gallace, Mulè e Pesce-Bellocco) a livello globale e gestirebbe la logistica del traffico di droga tra il Sudamerica e Livorno.

Il suo arresto risale allo scorso 11 ottobre, in esecuzione di due mandati di arresto europeo, a seguito di altrettante ordinanze emesse dal gip del tribunale di Firenze, su richiesta della Dda. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata all’importazione di sostanze stupefacenti proveniente dal Sud America, e di fabbricazione di documenti di identificazione validi per l’espatrio falsi, aggravata dalla finalità di commettere altri reati. La polizia spagnola gli è letteralmente saltata addosso dopo averlo individuato mentre andava tranquillamente in bicicletta per le vie del paese.

Nel corso dell'inchiesta sono stati sequestrati circa ottocento chili di cocaina, stipati in container frigo. Secondo i magistrati, la latitanza di Palamara sarebbe perlatro stata facilitata anche grazie alla complicità di un dipendente civile del Ministero dell'Interno, in servizio al commissariato di polizia di Stato di Legnano, il quale gli avrebbe fornito una serie di falsi documenti per l'espatrio.

Le inchieste

Al latitante catturato, secondo quanto reso noto, sono stati notificati due ulteriori mandati di arresto europeo in relazione a un ordine di esecuzione della pena, a seguito di condanna definitiva, per 14 anni e 4 mesi di reclusione inflitti per i reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti e concorso in riciclaggio.

Il 53enne, latitante dal 2015, che non sarebbe organico alla 'ndrangheta, è risultato destinatario anche di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per il reato di importazione di ingenti quantità di cocaina, provvedimento emesso nel quadro di un coordinamento della Procura di Firenze assicurato con l'ausilio della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Operazione internazionale

L’arresto del 53enne, che aveva con sè documenti falsi, è maturato grazie alla sinergia investigativa tra lo Scico della guardia di finanza, la Direzione centrale per i servizi antidroga, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia- progetto I -Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), l’Udyco centrai della policia national spagnola e le squadre mobili di Firenze e Livorno.

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