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Cronaca

Case popolari, il Sunia: “Fanno domanda disoccupati e lavoratori al nero”

Oltre 900 le persone che si sono rivolte al sindacato inquilini per presentare la domanda

Sono oltre 900 le richieste di casa popolare presentate a Firenze, nei 60 giorni nei quali è rimasto aperto il bando, tramite il Sunia, sindacato degli inquilini.

Il Sunia ha così potuto constatare che coloro che chiedono una casa popolare sono in gran parte disoccupati oppure lavoratori pagati in nero: il 28% di chi è passato dagli uffici del sindacato degli inquilini ha dichiarato di essere disoccupato, mentre il 100% non riesce ad avere un reddito sufficiente ad arrivare a fine mese.

Un dato molto alto riguarda le persone che dichiarano di essere lavoratori al nero. "Il dato che ci ha sorpreso di più - sottolinea Laura Grandi, responsabile del Sunia Firenze -, è quello relativo al lavoro irregolare: il 56% delle persone intervistate ci dice di non avere alternativa al lavoro nero".

Il 65% delle donne disoccupate grazie a lavori occasionali come domestica, colf o badante riesce a guadagnare una media di 300 euro al mese. Tra gli uomini disoccupati, molti provengono dal settore edile, e ricevono offerte nel settore del turismo e della ristorazione, ma a condizione di lavorare al nero e con entrate che si aggirano tra i 300 e i 500 euro al mese.

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