Casa, Sunia e Cgil lanciano l'allarme: "Oltre 5.000 sfratti pendenti in Toscana"
Secondo le due sigle "servono interventi di sostegno all'affitto e al caro bollette"
Sostegno all'affitto e al caro bollette; istituzione del Ministero per la Casa; costruzione di 500mila nuove case popolari: sono alcune delle proposte di Sunia e Cgil, che ieri a Firenze hanno presentato il loro manifesto ai candidati del territorio alle elezioni politiche.
Il manifesto Sunia-Cgil prevede anche una graduazione degli sfratti per garantire il passaggio da 'casa a casa'; finanziamenti costanti per la rigenerazione ed efficientamento del patrimonio pubblico; riforma dell'attuale legge sulle locazioni private; lotta all'evasione fiscale; regolamentazione delle locazioni brevi ad uso turistico nei grandi centri urbani.
"Stipendi bassi e costi abitativi esagerati stanno innescando una spirale soffocante per un numero crescente di persone e famiglie", affermano i due sindacati, ricordando che dall'1 gennaio 2022 in Toscana ci sono 5mila sfratti pendenti, di cui il 98% per morosità, dati a cui si devono sommare tutte le esecuzioni bloccate durante il periodo pandemico: 5500 sfratti da eseguire in tutta la Toscana.
I dati
Ad oggi, spiegano Sunia e Cgil, l’emergenza abitativa in Toscana è diffusa su tutto il territorio: "lo stato di precarietà lavorativa ed economica delle famiglie toscane in affitto, unito alla difficoltà di canoni sempre troppo alti rispetto alla minore capacità di reddito (media incidenza canone affitto reddito: 49%) e alla insufficiente disponibilità di abitazioni di edilizia pubblica, ha portato a 175mila il numero delle famiglie in crisi abitativa in Toscana (30% lavoratori dipendenti, 15% cittadini che lavorano irregolarmente, 23% commercianti/partite iva).
"Ci sono poi 3.600 alloggi Erp sfitti in Toscana. Un dato nuovo e allarmante riguarda anche gli inquilini delle case popolari dove i canoni di affitto sono sensibilmente più bassi rispetto al mercato. Nel corso del 2021 e nei primi 6 mesi del 2022 la morosità per affitti e soprattutto per le spese condominiali sta crescendo oltre i limiti fisiologici attestandosi in media oltre il 14% contro il 4% degli anni precedenti" aggiungono le due sigle.