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Cartonificio Fiorentino, tre possibili terreni per l'ampliamento. I sindacati: "Ora fermare l'idea del trasferimento"

In ballo ci sono oltre 90 lavoratori, la Pro Gest ha prospettato il trasferimento da Sesto Fiorentino ad Altopascio ma i lavoratori si oppongono. Timori di possibili esuberi

Passo avanti nelle ultime ore nella vertenza sul Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino. La Regione, fanno sapere i sindacalisti Giuseppe Gentile della Slc Cgil e Fabio Guerri della Fistel Cisl, ha individuato tre possibili terreni dove potrebbe sorgere il nuovo stabilimento che la proprietà, che fa capo alla Pro Gest, vorrebbe realizzare.

La volontà dell'azienda è quella di costruire un nuovo stabilimento da 50mila metri quadri e, adducendo la difficoltà di trovare un sito di tale grandezza, Pro Gest nei mesi scorsi ha proposto ai sindacati il trasferimento ad Altopascio. Una soluzione però rinviata al mittente dai lavoratori, che per opporsi nelle scorse settimane si sono ritrovati in presidio anche sotto il Comune di Sesto (foto sopra).

"Noi come Comune, assieme alla Regione, facciamo il possibile per individuare un terreno consono alle richieste dell'azienda, che però deve fare la sua parte", disse anche in quell'occasione il sindaco Lorenzo Falchi, sceso tra i lavoratori in segno di solidarietà.

E cosa significa "fare la propria parte" lo spiegano gli stessi sindacati. "Per prima cosa Pro Gest deve prendersi più tempo per decidere. Ci ha comunicato che vuole chiudere la questione entro il 31 dicembre. Prenda più tempo e consideri le nuove soluzioni che ora emergono", chiede Gentile.

Il 'no' al trasferimento ad Altopascio ("la soluzione prospettata è quella di unirci alla Ondulati Giusti Spa, che fa capo anch'essa a Pro Gest", spiega sempre Gentile) è dettato da due ordini di motivi: la lontananza, che comporterebbe per i lavoratori un pendolarismo quotidiano di oltre 100 chilometri quotidiani tra andata e ritorno rispetto al sito odierno di Sesto, e il timore di possibili esuberi. "Su questo aspetto, in caso di 'fusione', non ci sentiamo affatto tutelati", dicono i sindacati, rappresentanti degli oltre 90 lavoratori coinvolti.

Dal lavoro di Regione e Comune di Sesto sono stati dunque individuati tre possibili terreni, che l'azienda dovrebbe ovviamente acquistare.

“Ringraziamo le istituzioni. Ci sono tre soluzioni compatibili con le richieste dell’azienda. Ora Pro Gest faccia una riflessione seria, affinché lo stabilimento resti in zona”, chiedono Cgil e Cisl. I terreni sarebbero situati, anche se sull'esatta posizione resta un alto riserbo, tra il comune di Sesto e aree comunque limitrofe. Una soluzione per i sindacati più che accettabile.

"Auspichiamo che i terreni fin qui evidenziati siano oggetto di una attenta e seria riflessione da parte di Pro-Gest, per far sì che lo stabilimento rimanga in zona e non siano vanificati gli sforzi sin qui svolti dalle istituzioni. Ci aspettiamo - chiedono Guerri e Gentile -, una risposta in tempi congrui". La palla passa alla proprietà.

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