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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Carta spreco Zero: Firenze contro lo sperpero di alimenti e risorse

Nel mondo si butta più di un terzo del cibo che viene prodotto, soprattutto in ambito domestico. "Una vera e propria operazione culturale" commenta soddisfatto il sindaco Renzi

Firenze firma la Carta Spreco Zero per la lotta allo sperpero di cibo e risorse energetiche. Si tratta  di un decalogo di buone pratiche contro gli sprechi alimentari, idrici ed energetici sottoscritto ad oggi da oltre 1000 Comuni italiani, fra i quali Milano, Torino, Bologna, Venezia e Trieste.

La Carta è nata un anno fa per iniziativa di Last Minute Market, società dell'Università di Bologna che dal 2003 opera su tutto il territorio nazionale; impegna i sindaci a sostenere tutte le iniziative che recuperano, a livello locale, i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo la filiera agroalimentare per redistribuirli gratuitamente a categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo e a istituire programmi e corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole.

“Questa firma - ha affermato il sindaco Matteo Renzi - è molto significativa perché permette di compiere una vera e propria operazione culturale contro gli sprechi, in primis quello alimentare, che sono una delle più grandi ingiustizie del nostro tempo. E’ una vergogna che il Pianeta produca cibo per 12 miliardi di persone contro i sette miliardi di abitanti e ogni giorno 20 mila persone muoiano nell’indifferenza e un miliardo e mezzo siano malnutriti. Nessuno ha una bacchetta magica ma è un dovere della politica combattere contro questa ingiustizia”.

Interviene anche Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market: “La firma del sindaco Renzi e l’adesione del Comune di Firenze sono un prezioso sostegno alla Carta Spreco Zero.  In meno di dodici mesi siamo diventati la rete e il movimento europeo più solido e importante in Europa”. Infine Marconi Stefano Mazzetti, coordinatore del progetto e sindaco di Sasso Marconi: “E’ un motivo d’orgoglio per me e per la comunità di Sasso Marconi poter indossare i panni di promotori e coordinatori di questo network. Da una parte siamo riusciti ad intercettare un’effettiva esigenza di molte Amministrazioni locali ma, dall’altra, devo molto ai miei concittadini che hanno recepito e sostenuto le politiche ambientali avviate nella nostra città”.

Nel mondo si spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto. Tanto che se si potessero recuperare tutte le perdite e gli scarti, si potrebbe dare da mangiare, per un anno intero, a metà dell’attuale popolazione mondiale: 3,5 miliardi di persone. L’Unione Europea, con 180 kg pro capite e l’Italia con 149 kg pro capite, risultano sopra la media dei paesi sviluppati. Nei Paesi più ‘ricchi’ la parte preponderante degli sprechi alimentari avviene a livello domestico, e almeno il 60% di questo spreco potrebbe essere evitato. In Italia il 42% del totale degli sprechi (76 kg pro capite per anno) si materializza all’interno delle mura domestiche: si tratta, in peso, del 25% della spesa.

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