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Cronaca Careggi / Via Giulio Caccini

Careggi: camere mortuarie nel palazzo, protesta dei residenti

Il consigliere Tommaso Grassi ha presentato un’interrogazione a Maggio ma i cittadini chiedono più risposte

"Le nostre case si sono svalutate di almeno 50 mila euro, chi vorrebbe comprare un appartamento con un obitorio sotto?” tuona Olga una delle residenti della palazzina di Via Giulio Caccini, dove da qualche tempo un’importante azienda di pompe funebri ha aperto una cappella mortuaria al piano terra dell’edificio. L’azienda era proprietaria di un garage che è stato trasformato in due camere mortuarie.  

“Troviamo parenti dei defunti sui marciapiedi in lacrime, una situazione difficile per i bambini e per gli anziani. Mia madre che ha una certa età – continua Olga – è toccata profondamente nel vedere ogni giorno persone che piangono per la morte di un caro”.

Eppure a un chilometro di distanza ci sono le Cappelle del Commiato. “E’ incredibile - dice Olga -, i portoni sono sempre aperti, e sentiamo odori strani”.

Le 12 famiglie che abitano nella palazzina si sono rivolte ad un avvocato e vogliono avere più risposte.

Sulla vicenda il consigliere Tommaso Grassi (Firenze Riparte a sinistra) ha presentato un'interrogazione. A cui ha risposto l’assessore Giovanni Bettarini. Il Comune ha precisato di aver saputo cosa stesse avvenendo in Via Caccini dal febbraio 2016 per una segnalazione di inizio attività. “La SCIA depositata è stata assoggettata alle verifiche di legge …. – c’è scritto nella risposta – sono state valutate idonee tutte le verifiche di tipo urbanistico-edilizio”.

Grassi ha anche affrontato il nodo del cambio di destinazione d’uso dell’immobile. In questo caso il Comune ha risposto che “non richiede verifica degli impatti”.

Anche la Asl ha dato parere favorevole ad aprire una camera mortuaria nella palazzina. Le domande che si pongono i cittadini di Via Caccini sono molte: “Come è possibile aprire una attività come questa sotto una casa? E il parere favorevole dell’Asl?”

ANALOGIE

L'inverno scorso i residenti di Via di Scandicci si levarono contro l’apertura di una camera mortuaria da parte della stessa azienda di Via Caccini. In questo caso però gli obitori non si trovano sotto una casa ma in un ex colorificio (tra due negozi e all’interno di una corte condominiale) di fronte all’ospedale di Torregalli. I cittadini hanno protestato a lungo, presentando tre esposti alle autorità competenti. Nonostante le proteste l'azienda svolge tutt’ora l'attività.   

Via Caccini, camera mortuaria

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