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Cronaca

Clima più umano in carcere: 4 milioni per Sollicciano e Gozzini

Fra gli interventi della Regione anche progetti culturali e di formazione professionale

Più freschi d'estate, più caldi d'inverno. E poi servizi bibliotecari, teatro e azioni formative. Sono arrivo i provvedimenti per umanizzare e migliorare le condizioni nel carcere di Sollicciano e nel penitenziario minorile "Mario Gozzini". 

E' stato approvato lo schema di accordo di programma tra Regione Toscana, Ministero della Giustizia (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria) e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche) grazie al quale la Regione destinerà 4 milioni di euro per l'efficientamento energetico delle due case circondariali, che presentano gravi carenze, sia per quanto riguarda lo stato degli involucri edilizi che per gli aspetti impiantistici.

Il progetto prevederà interventi di efficientamento energetico delle strutture e degli impianti del carcere finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e all'abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra.

In più le biblioteche di Sollicciano e del Gozzini non solo un luogo di lettura e di informazione, ma un vero e proprio crocevia di socialità. A questi obiettivi risponde il progetto presentato dal Comune di Firenze - BiblioteCaNovaIsolotto in collaborazione con la Biblioteca Lazzerini di Prato, che la Regione finanzierà per il 2019 con circa 40mila euro

Da oltre 30 anni, inoltre, il Carcere di Solliciano e del Gozzini, sono inseriti nell'ambito del più ampio progetto "Teatro e Carcere", che la Regione Toscana realizza in tutti i luoghi di detenzione del territorio.

Si sono inoltre da poco conclusi due progetti di formazione professionale per il carcere di Sollicciano che hanno visto una buona partecipazione dei detenuti coinvolti. E nuovi progetti sono in cantiere. 

A gennaio è stato anche siglato un accordo tra la Regione, l'Agenzia regionale per l'impiego (Arti) e il Provveditorato per la Toscana e l'Umbria dell'Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia (Prap) per valorizzare le competenze formali, non formali ed informali dei detenuti del sistema carcerario toscano, acquisite precedentemente o durante la reclusione, così da facilitare il loro reinserimento socio-lavorativo.

A novembre 2018 invece la Regione ha stanziato 50 mila euro per l'acquisto di libri, da parte della rete dei Cpia (Centri provinciali per l'istruzione degli adulti), da destinare alle attività didattiche a favore degli uomini e delle donne presenti nelle carceri toscane (sono 18 nella nostra regione) dove i Cpia svolgono corsi scolastici di ogni ordine e grado.

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