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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Blitz notturno nei capannoni alveare: lavoratori quasi tutti irregolari

Sequestrate undici stanze dormitorio in scarse condizioni igieniche  

Mercoledì notte controlli della guardia di finanza in un capannone alla periferia di Firenze.  All’interno della struttura, dove operano 9 imprese del settore della produzione di vestiario e accessori in pelle, sono state identificate 64 persone di origine cinese intente a lavorare in condizioni di particolare degrado e in ambienti privi di qualsiasi requisito di sicurezza. 

Alcuni locali erano stati adibiti a veri e propri “dormitori” massivi, 11 stanze con spazi ridottissimi e fatiscenti pareti di cartongesso. Solo un 10% circa i lavoratori regolari. 31 quelli totalmente “in nero”, pari a circa la metà di quelli trovati a prestare la loro opera, e 26 gli irregolari, in quanto assunti con un contratto non rispondente alla realtà. 

All’esito degli ulteriori controlli, 19 soggetti, tutti di etnia cinese, sono peraltro risultati “clandestini” e, pertanto, sono stati denunciati per il reato di ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionale.

Di conseguenza, 6 datori di lavoro, anch’essi di origine asiatica, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per averli impiegati alle dipendenze senza il permesso di soggiorno.

Tenuto conto delle rilevanti violazioni alla disciplina relativa, l’Ispettorato del Lavoro ha disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale per 6 ditte. Diverse anche le violazioni contestate dai funzionari dell’ASL, in tema di sicurezza sul lavoro e per le pessime condizioni igienico-sanitarie dei locali, che tra l’altro hanno portato anche al sequestro delle stanze adibite a dormitori. Oltre 250.000 euro l’importo delle sanzioni amministrative comminate nei confronti dei datori di lavoro e delle persone clandestine.

La mafia cinese nei capannoni 

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