Cantieri Tav, ancora una fumata nera: a rischio anche lo stipendio di aprile
I lavoratori già da due mesi senza stipendio, i sindacati: “Inaccettabile”
Ancora una fumata nera per i cantieri Tav di Firenze. Questa mattina, con i lavoratori nuovamente in sciopero per l'intera giornata, secondo incontro in prefettura tra sindacati, Rfi e Nodavia, la controllata da Condotte che ha vinto la gara per realizzare il passante fiorentino dell'alta velocità (stazione Foster e tunnel).
Nell'incontro i sindacati hanno chiesto rassicurazioni sul futuro e sul pagamento degli stipendi arretrati non pagati, quelli di febbraio e marzo. La risposta è stata però tra le meno rassicuranti possibili: per i sessanta lavoratori, tra impiegati e operai, attualmente impegnati sul cantiere della Foster, è a rischio anche lo stipendio di aprile, il terzo consecutivo.
“Dall'incontro è stato confermato che Rfi (Rete ferroviaria italiana, la committente, ndr) ha pagato Nodavia affinché retribuisse i dipendenti, ma il problema è che Nodavia nello stesso giorno del pagamento (come già emerso negli scorsi giorni, ndr) ha presentato la domanda di concordato preventivo e quindi il pagamento ai lavoratori non è potuto avvenire”, dicono Marco Benati, Fillea Cgil, Stefano Tesi, Filca Cisl e Giovanni Ciampi, Feneal Uil.
“La situazione è congelata: i dipendenti devono continuare a lavorare senza sapere se saranno pagati. E' inaccettabile”, dicono i sindacati, ribadendo che la mobilitazione resterà alta. “Se le cose restano così - aggiungono -, c'è anche il rischio che i lavoratori per difendersi siano costretti a dimettersi. Stiamo studiando la situazione con gli avvocati”.
Per quanto riguarda il pagamento degli stipendi, Nodavia sottolinea la necessità di autorizzazione da parte del commissario, che dovrebbe essere nominato a breve (la 'prenotazione' del concordato è stata chiesta la settimana scorsa al tribunale di Reggio Emilia), forse anche questa sera stessa.
I lavoratori torneranno in assemblea, per decidere sul da farsi, venerdì prossimo. Nei giorni scorsi intanto Rfi ha comunicato alla Regione la conclusione dell'iter autorizzativo ministeriale, con relativo via libera, sul piano per smaltire le terre di scavo risultanti dai lavori per il tunnel dell'alta velocità sotto la città.
Il via ai cantieri del tunnel, la cui partenza è stata più volte annunciata e sempre disattesa (e peraltro contestato duramente dal Comitato No Tav) resta però un rebus, con una situazione al momento ancora molto ingarbugliata.