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Cronaca

Brozzi: deposito di refurtiva nel campo abusivo

Denunciate dieci persone per ricettazione e invasione di terreni e edifici 

Ieri pomeriggio i carabinieri di Peretola hanno scoperto un deposito di merce rubata all’interno di un insediamento abusivo in via del Fossetto. I militari hanno scoperto il deposito dopo la chiamata al 112 del titolare di una società di zona a cui erano stati rubati del teloni in pvc. E' stato lui a indirizzare i carabinieri verso l'insediamento abusivo, già più volte controllato, composto da baracche occupate da famiglie di etnia rom. Prima dell'arrivo dei militari, lo stesso richiedente era andato da solo all’interno dell’insediamento a chiedere di riavere indietro il materiale di sua proprietà, convinto che l’autore o gli autori del furto potessero essere proprio alcuni occupanti dell’insediamento, ma questi ultimi gli avevano riferito che non ne sapevano nulla. 

I militari hanno deciso di effettuare un controllo all’interno dell’insediamento con lo scopo di ritrovare la refurtiva. Qui sono state identificate una decina di persone, tutte di nazionalità romena, che si sono dimostrate collaborative, mostrando ai militari alcune baracche vuote.  Nel corso dei controlli, i militari hanno però ritrovato i teli in pvc sul tetto di una delle baracche sottratti al richiedente e, all’interno di una baracca chiusa, i militari hanno recuperato due televisori e utensili elettrici per l’edilizia e attrezzi da lavoro nonché numerosi rotoli di pellame e centinaia di borse in pelle già confezionate. 

Sebbene gli occupanti dell’insediamento si siano dichiarati estranei ai fatti per loro è scattata una denuncia per ricettazione oltre che per invasione di terreni ed edifici. Il materiale rinvenuto è stato trasportato presso il comando di Peretola per gli accertamenti del caso. 

Dai riscontri i carabinieri hanno rintracciato nella comunità cinese dell'Osmannoro, dedita alla produzione di articoli di pelletteria, alcuni imprenditori che erano stati derubati nei mesi scorsi.

Ventuno titolari di altrettante ditte hanno riconosciuto, nella gran parte del materiale sequestrato, articoli e pellame di loro proprietà, risultati oggetto di furto perpetrato nella notte del 26 novembre 2020 da un capannone di Sesto Fiorentino, posto sotto sequestro, unitamente a tutto il suo contenuto, nell’ambito del procedimento penale inscritto alla Procura della Repubblica di Firenze a seguito dell’incendio divampato presso alcuni capannoni adiacenti nel giugno 2020.

Inoltre il titolare di una ditta di pelletteria di Firenze ha riconosciuto 5 capi dei 15 che erano stati asportati in nell’aprile 2020 da un container all’interno del parcheggio della propria attività.

Tutto il materiale è stato posto in sequestro mentre proseguono gli accertamenti finalizzati a rintracciare i proprietari vittime di furto del restante materiale rinvenuto.
 

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